giovedì 11 maggio 2017.
Lingue nazionali: CF: commissione extraparlamentare lingue non è necessaria
(ats) La Confederazione dispone delle conoscenze necessarie per
affrontare la questione delle lingue in Svizzera senza bisogno di
appoggiarsi a una commissione extraparlamentare ad hoc. Lo sostiene
il Consiglio federale respingendo una mozione in questo senso del
consigliere agli Stati Stefan Engler (PPD/GR).
Engler, appoggiato da 17 senatori di tutti i partiti tranne l’UDC,
chiedeva l’istituzione di questo organo - composto in modo
paritetico da tre rappresentanti di ognuna delle quattro regioni
linguistiche e da tre rappresentanti delle lingue minoritarie - per
promuovere la comprensione e gli scambi tra le comunità
linguistiche.
Secondo Engler, la Confederazione dispone "di risorse limitate
nell’ambito della politica linguistica in senso stretto" ed è
quindi costretta "a delegare in via sussidiaria la promozione delle
lingue italiana e romancia ai Cantoni Ticino e dei Grigioni".
Per il grigionese, l’attenzione andrebbe rivolta non solo alle
quattro lingue nazionali ma anche alle altre lingue e agli altri
gruppi linguistici in Svizzera, in particolare allo jenisch, al
walser e al francoprovenzale, nonché all’inglese e alle altre
lingue parlate dai migranti, quale il portoghese, che stanno
assumendo un’importanza sempre maggiore.
"Nel settore delle lingue s’impone una politica solida, che
riconosca e tenga conto delle specificità delle comunità
linguistiche e delle esigenze dei Cantoni, ma anche delle
prospettive che offre la convivenza delle lingue in Svizzera",
secondo Engler.
Per il governo non vi è alcuna necessità di istituire un’ulteriore
commissione extraparlamentare: a suo modo di vedere "non è lo
strumento adeguato per rafforzare la politica linguistica della
Confederazione".
L’amministrazione federale, sottolinea il Consiglio federale nella
sua risposta, dispone delle conoscenze specialistiche necessarie
per svolgere i compiti in materia o è n grado di ottenerle quando
necessario. In particolare rimanda alla serie di misure che saranno
portate avanti e approfondite nel quadro del messaggio sulla
cultura 2021-2024.
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