martedì 16 gennaio 2018.
Grigioni: caccia, raggiunto obiettivo animali uccisi
(ats) Durante la caccia grigionese della scorsa annata sono stati
abbattuti circa 6500 cervi e 4200 caprioli. Sono stati rispettati
in tutte le regioni i piani relativi al primo animale e nella
maggior parte delle aree quelli per il secondo, fa sapere in un
comunicato odierno l’Ufficio cantonale per la caccia e la pesca.
Nonostante il buon numero di capi uccisi nel corso della caccia
alta, è stata necessaria quella speciale - conclusasi nelle ultime
zone il 16 dicembre - per raggiungere gli "ambiziosi" traguardi
prefissati, in particolare per quanto riguarda l’auspicata
riduzione della popolazione di cervi.
Alle cacce speciali, indette in modo scaglionato a livello
regionale, hanno partecipato 1919 cacciatori a partire dall’11
novembre. In totale, considerando anche gli abbattimenti da mettere
sul conto degli organi di vigilanza, sono stati uccisi 6507 cervi,
4194 caprioli e 30 cinghiali, precisa la nota.
Oltre ai cospicui effettivi di selvaggina, tale notevole risultato
è stato possibile grazie a condizioni generali straordinariamente
buone. Per il cervo, il numero di abbattimenti è quello più elevato
mai registrato, mentre per il capriolo si tratta del secondo più
alto di sempre.
Per la selvaggina - prosegue il comunicato - con l’inizio precoce
dell’inverno e l’abbondanza di neve in quota, ora inizia un periodo
"duro e ricco di privazioni". L’ufficio cantonale ricorda che senza
gli interventi per diminuire i capi, troppi animali si sarebbero
dovuti spartire le scarse risorse in termini di cibo durante la
stagione più fredda e rigida.
Con una caccia regolata aumentano inoltre le possibilità per ogni
singolo animale di sopravvivere all’inverno e scende il totale di
quelli che muoiono investiti su strade e binari, conclude la nota.
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