I conti del Cantone hanno chiuso con un’eccedenza di oltre 100
milioni superiore al preventivo. Il conto economico si è chiuso con
un risultato di 128 milioni, in calo di 51,5 milioni rispetto al
2016.
Vari i motivi alla base di questo buon risultato, tra cui un
maggior gettito fiscale, un incremento della quota parte cantonale
all’imposta preventiva e del contributo della Banca nazionale
svizzera (BNS). Per la direttrice delle finanze, Barbara Janom
(PBD), il buon risultato si spiega col rigore sul fronte delle
spese e maggiori entrate.
Sul fronte delle spese, anche a seguito di un’oculata gestione
finanziaria, non tutti i crediti di preventivo approvati sono stati
utilizzati integralmente. Nei servizi si è rimasti al di sotto dei
preventivi globali, in alcuni casi anche in misura considerevole.
Le entrate da imposte si sono attestate a 775,2 milioni, in
crescita di 22,4 milioni rispetto al 2016.
Oltre al maggior gettito fiscale, sono saliti anche gli utili
derivanti da investimenti finanziari (+17,1 milioni), le entrate
provenienti dagli utili distribuiti della BNS (+11,4 milioni),
dall’imposta preventiva (+10,6 milioni) e dalla perequazione
finanziaria (+9,8 milioni).
Questi ricavi supplementari e straordinari, avverte il comunicato,
sono in parte di carattere unico e non si ripeteranno nei prossimi
anni.
Circa le imposte cantonali, quelle dirette delle persone fisiche
(imposte sul reddito, sulla sostanza e alla fonte nonché imposte
sul dispendio di cittadini stranieri) sono aumentate in misura
molto maggiore rispetto al previsto nel confronto annuale (+22,4
milioni).
Le imposte dirette delle persone giuridiche (imposte sull’utile e
sul capitale) sono invece risultate inferiori rispetto all’anno
precedente (-4,8 milioni).
Rialzi dei corsi degli investimenti finanziari hanno comportato
ricavi straordinari relativamente elevati. Aumenti di valore per
44,5 milioni complessivi sono risultati dai buoni di partecipazione
della Banca Cantonale Grigione (BCG), dalle azioni di Repower e
della Ems-Chemie Holding. A tale proposito sono stati venduti 93
mila titoli di Ems-Chemie che hanno permesso di incassare quasi 64
milioni.
Sempre l’anno scorso, i Grigioni hanno investito la somma record di
221 milioni, tutto denaro proprio. Tali investimenti sono stati
volutamente eseguiti per far fronte al momento difficile attuale,
ha dichiarato Janom, in una conferenza stampa a Coira.
Per l’anno in corso, la responsabile delle finanze cantonali si
attende un risultato operativo in pareggio. Grazie alla doppia
distribuzione della BNS e a dividendi superiori (BCG, Ems-Chemie)
sono già noti miglioramenti sostanziali dei ricavi rispetto al
preventivo. Sono leggermente migliorate anche le prospettive per il
piano finanziario.
Grazie a una politica finanziaria restrittiva da portare avanti
anche in futuro e a un’elevata disciplina di spesa, negli anni 2019
e 2020 dovrebbe essere possibile rispettare gli indicatori
stabiliti dal Gran Consiglio.