Il Gruppo di lavoro sul servizio postale universale, in un rapporto
pubblicato ieri, presenta possibili soluzioni per il futuro assetto
della rete postale, indica in una nota odierna l’Ufficio federale
delle comunicazioni (UFCOM). Le raccomandazioni sono destinate al
Consiglio federale in vista dell’adeguamento della legge sulle
poste e della relativa ordinanza, che verranno discussi questa
estate.
Per attenuare le disparità regionali, il gruppo di lavoro propone
di considerare l’accessibilità ai vari servizi postali su scala
cantonale e non più nazionale, invitando la Posta e i Cantoni a un
dialogo regolare per accordarsi sulla pianificazione.
Al giorno d’oggi, le prescrizioni in materia di raggiungibilità
impongono che il 90% della popolazione residente permanente deve
poter raggiungere un ufficio postale o un’agenzia entro 20 minuti a
piedi o con i mezzi pubblici. In futuro anche le prestazioni di
pagamento in contanti dovrebbero situarsi a 20 minuti e non più a
30. Nelle zone urbane o per ogni 15’000 abitanti o impiegati sarà
necessario mettere a disposizione almeno un punto di accesso.
Importanza alle agenzie
La Posta dovrà inoltre "prendere misure tese a migliorare
l’attrattiva delle agenzie", indica il gruppo di lavoro,
sottolineando la necessità di sfruttare le opportunità della
digitalizzazione per ampliare o rendere più flessibile la copertura
sul territorio. L’accesso fisico alla rete postale rimane però
imprescindibile, in particolare per rispondere alle esigenze delle
persone "poco avvezze alle nuove tecnologie" e alla popolazione
delle regioni di montagna e delle aree periferiche.
Il gruppo di lavoro, diretto dall’UFCOM, è composto da
rappresentanti della Posta, del Gruppo svizzeri per le regioni di
montagna, dell’Associazione dei Comuni Svizzeri, dell’Unione
svizzera delle arti e dei mestieri, della Conferenza dei direttori
cantonali dell’economia pubblica e dell’Unione delle città
svizzere.
I lavori, precisa l’UFCOM, sono stati svolti sulla base dei
risultati di un sondaggio rappresentativo sull’offerta di servizi
postali in Svizzera, pubblicato lo scorso novembre. Inoltre, il
gruppo di lavoro propone di organizzare inchieste regolari sui
servizi postali presso i privati e le PMI.
La Posta condivide le raccomandazioni
La Posta, in una presa di posizione odierna, ritiene importante una
maggiore attenzione alle regioni nel servizio pubblico postale e
indica che l’azienda "ha imboccato la strada del dialogo con la
popolazione e la politica", aggiungendo che il futuro del servizio
universale "debba essere discusso pubblicamente".
Le indicazioni espresse dal gruppo di lavoro, scrive l’azienda, "si
traducono in un forte inasprimento delle disposizioni per la Posta
e in una limitazione del margine operativo sancita per legge".
Tuttavia, il gigante giallo è disposto a sostenere le
raccomandazioni e "a valutarne l’attuazione della prassi".