A dare maggiore soddisfazione è il risultato operativo, con
"un’eccedenza dei ricavi sorprendentemente elevata pari a 105
milioni di franchi (78 milioni nel 2017). Davanti ai media presenti
oggi a Coira, il consigliere di Stato Christian Rathgeb, che da
quest’anno dirigere il Dipartimento delle finanze e dei comuni, ha
parlato di "risultato solido".
Il bilancio positivo è la conseguenza di entrate più elevate e di
una grande disciplina di spesa, indica inoltre la Cancelleria dello
Stato del Cantone in una nota odierna, aggiungendo che "entrate
aggiuntive nell’ordine di svariati milioni" sono dovute ai rimborsi
dopo lo scandalo di AutoPostale e alla doppia distribuzione degli
utili da parte della Banca nazionale svizzera (un miliardo di
franchi che la BNS assegna a Confederazione e Cantoni a titolo di
distribuzione dell’utile e un altro miliardo versato poiché la
riserva per future ripartizioni dopo la destinazione dell’utile
supera il valore di 20 miliardi di franchi).
Alle maggiori entrate cantonali ha contribuito anche l’aumento del
gettito delle imposte cantonali, pari complessivamente a 803,3
milioni, che ha superato il valore dell’anno precedente (775,2
milioni) del 3,6%, risultando nettamente superiore al valore
preventivato di 783,1 milioni. In particolare, le imposte sugli
utili da sostanza immobiliare e quelle sulle successioni e sulle
donazioni hanno superato sia il valore preventivato, sia quello
dell’anno precedente.
Gli investimenti netti, pari a 239,7 milioni, hanno superato quelli
del 2017 (+18,2 milioni), ma con un valore lordo pari a 384,7
milioni si è rimasti nettamente al di sotto del preventivo (445,8
milioni). La ragione, spiega il comunicato, "risiede sovente nel
fatto che a fine anno non sono ancora soddisfatte le condizioni per
un’erogazione di contributi o per la concessione di un mutuo".
Risultato straordinario negativo
Il risultato straordinario (conto economico 2° livello) ha fatto
registrare un valore decisamente negativo attestandosi a -102,5
milioni di franchi. Particolarmente pesanti le perdite dovute alla
diminuzione del valore delle azioni dell’azienda EMS Chemie e dei
buoni di partecipazione della Banca cantonale grigione. A pesare
sul conto annuale anche l’accantonamento deciso dal Gran Consiglio
per la realizzazione dell’UTE, la Scuola universitaria
professionale per la tecnica e l’economia di Coira, pari a 90
milioni.
Prospettive future
La gestione finanziaria cantonale continua a essere sana, conclude
la nota, e anche per l’anno in corso vi è da attendersi un
risultato operativo positivo: "grazie alla DOPPIA distribuzione degli utili della BNS e alla crescita moderata delle spese nel 2018, per quanto concerne il preventivo 2019 sono già noti o si stanno già delineando miglioramenti sostanziali. Gli effetti dell’evoluzione positiva della gestione finanziaria nel
2018 offrono una buona base per gli anni successivi".