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Regionale
lunedì 13 dicembre 2010.
A proposito di Costa d’Avorio...

Visto che alcune classi delle nostre scuole stanno raccogliendo del materiale scolastico per sostenere una scuola in Costa d’Avorio; ho chiesto a Egidio Cescato di spiegarci la situazione attuale del Paese.
 
Per chi non lo sapesse, Egidio segue in modo attivo da oltre 10 anni dei progetti in questo Paese cercando di promuovere delle attività lucrative e di crescita presso due piccoli villaggi e all’interno di una delle purtroppo numerose, bidonvilles di Abdijan.
 

Ecco cosa ci ha scritto:
“Riassumere in poche righe il tormento della Costa d’Avorio mi pare impresa molto ardua, inoltre non mi ritengo un esperto in materia ma ...proviamo:
 
Bagbo l’attuale presidente è stato uno dei delfini di Buany il primo Presidente, colui che ha traghettato il paese dalla colonizzazione all’indipendenza. I delfini erano 4 Oltre a Bagbo, il generale Guii ucciso 15 anni fa,Bediè e Alassan (Ado).
Dopo il colpo di stato del 2002 il paese è rimasto tagliato in due: al Sud i governativi di Bagbo, al Nord le “Forces nouvelles” (apoggiate dalla Francia) di Alassan.
 
Il paese in questi anni ha subito un tracollo economico, a diverse riprese si è voluto instaurare la pace e una riunificazione che di fatto non è mai avvenuta.
 
Per giungere alle elezioni di novembre si è dovuto capire cosa significava essere ivoriani, perchè lo sono i propri genitori, oppure i nonni? perchè si è nati nel paese? perchè da molto tempo si è domciliati e si vive lì?
Alla fine si è raggiunto un accordo comune e queste benedette elezioni sono state organizzate, il materiale elettorale è stato donato dal Giappone.
 
Bagbo non ha mai smesso in questi anni di definirsi garante delle regole democratiche nel paese.
Ma quando si è accorto che stava perdendo ha rovesciato il tavolo.
Alassan con il 54 % è stato riconosciuto Presidente sia da parte dell’ONU che da un sacco di stati africani e no.
Attualmente però Bagbo si è proclamato Presidente, Alassan pure.
 
Ieri ci sono stati scontri fra dimostranti di Alassan che volevano occupare la TV, 11 morti. Alla periferia di Abidjan le “Forces nouvelles” mai state disarmate sono pronte a intervenire.
 
Il paese è bloccato, viaggiare all’interno è pericoloso in quanto sbandati possono fermare le auto e derubare.”

 

La descrizione di Egidio Cescato si ferma qua, molto probabilmente perchè sa che quando parla di pericolo io so cosa vuol dire: dieci anni fa, quando sono stata in Costa d’Avorio per un progetto di volontariato, esistevano già sulle strade numerosi posti di blocco improvvisati da uomini con fucili e maceti, spesso ubriachi che si dichiaravano guardie (di chi?) ed ogni volta dovevi negoziare con loro cibo, oggetti, soldi in cambio del loro consenso a lasciarti passare. Io ero protetta dato che giravo con un gruppo numeroso di persone ed avevo il passaporto con la Croce Bianca (che loro confondevano con la Corce Rossa Internazionale) ma sicuramente giovani, donne, uomini del posto non avevano la mia stessa protezione.

Chi volesse maggiori informazioni su Egidio Cescato e i suoi progetti, può visitare il sito www.acquaemiele.ch

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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