martedì 10 settembre 2019.
Cassis incontra Governo grigionese, dialogo su lingua italiana
(ats) Il consigliere federale Ignazio Cassis ha ricevuto oggi a
Berna il Governo del canton Grigioni. Durante l’incontro, che
rientra nel dialogo portato avanti dal ministro degli esteri con la
Svizzera italiana, si è discusso dell’accordo quadro con l’Unione
europea e della promozione delle lingue minoritarie.
La valorizzazione dell’italiano e del romancio è stato un tema
centrale del faccia a faccia tra Cassis e l’esecutivo retico,
presente nella sua totalità, indica in un comunicato il
Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Il ticinese ha
sottolineato l’importanza del capitolo "coesione sociale" nel
messaggio sulla cultura 2021-2024, che intende rafforzare gli
scambi scolastici tra le comunità linguistiche e istituire un
programma di scambi anche per i docenti.
In questo campo verranno investiti fondi supplementari per 2,5
milioni di franchi all’anno. Per promuovere il romancio verranno
inoltre sostenute offerte formative al di fuori dei Grigioni.
Cassis, come riporta la nota, ha messo in evidenza i suoi contatti
regolari con i governi grigionese e ticinese. A proposito del
cantone retico ha poi ricordato che, dopo le visite nella Val
Monastero, a Lostallo e a Coira del 2018, lo scorso 2 agosto si è
recato a Zuoz per il centenario della Lia Rumantscha.
Proprio in questa sede, Cassis aveva proposto di introdurre una
settimana della lingua retoromancia nelle rappresentanze svizzere
all’estero, un’idea che ha ribadito anche oggi. Al rafforzamento
dei due idiomi minoritari sarà consacrato anche il convegno "Die
Schweiz ist auch Italienisch und Rätoromanisch", organizzato da
DFAE e Dipartimento federale dell’interno (DFI) a fine novembre.
Cassis inoltre ha informato i suoi interlocutori sull’accordo
istituzionale con l’Ue, dal quale dipende il futuro dell’intesa
sull’elettricità, che tocca da vicino i Grigioni in quanto cantone
di montagna e sede di varie centrali idroelettriche. Il ministro
degli esteri ha ribadito che il negoziato con Bruxelles finirà
positivamente quando si troverà una soluzione alle tre questioni
ancora aperte: le disposizioni sulla protezione salariale e dei
lavoratori, gli aiuti di Stato e la direttiva sulla libera
circolazione dei cittadini Ue.
Nel corso del meeting si è parlato anche del cinquantenario del
Forum economico mondiale (WEF), che si terrà a Davos nel gennaio
2020. La Confederazione ha deciso per questa occasione di istituire
in via definitiva una "House of Switzerland", informa il DFAE.
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