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Fuori regione
venerdì 27 settembre 2019.
Swisscom: i nodi vengono al pettine

Sul sito online di Swisscom leggiamo che, in un primo momento, la tecnologia 5G opererà sugli stessi spettri di frequenza delle tecnologie precedenti 3G e/o 4G e che quindi i risultati dei tanti studi condotti sui segnali UMTS e/o LTE sono in linea di principio validi anche per la 5G. Swisscom sostiene che sulla base di questi studi, la comunità scientifica è convinta che, al di sotto dei valori limite attuali, non vi sia alcun pericolo.

A chi si riferiscono con “comunità scientifica” poiché per quanto ci risulta, la comunità scientifica si è unita a livello mondiale (198 Nazioni) in un appello internazionale contro 5G, a cui hanno aderito più di 134’000 persone del mondo della scienza tra medici, fisici, ricercatori, biologi e ingegneri. Sempre sul sito del gigante blu, si legge che gli di studi in grado di scagionare queste onde elettromagnetiche siano migliaia. Si riferiscono forse ai risultati degli studi delle Fondazioni da loro finanziate, come per esempio la “Forschungsstiftung Strom und Mobilkommunikation” o gli esperimenti casalinghi del loro esperto Hugo Lehmann o magari a quelli del mago della statistica Röösli?
Ora noi vorremmo pubblicamente chieder loro: a quali studi fanno capo, come sono stati condotti e da chi? E come gestiscono gli attori di casa Swisscom il conflitto con quanto scrissero già nel loro brevetto- Patente No. WO 2004/075583 AI SWISSCOM- depositato nel lontano settembre 2004:
“L’influenza dell’elettrosmog sul corpo umano è un problema noto. Il rischio per la salute di ripetitori che emettono radiazioni elettromagnetiche, telefonini e telefoni DECT è stato un argomento esplosivo tra la popolazione dopo l’enorme passo avanti nella tecnologia della telefonia mobile negli anni Novanta.
Il rischio di danni alla salute a causa dell’elettrosmog è stato meglio compreso grazie a studi più recenti e avanzati. Quando, ad esempio, le cellule del sangue umano sono irradiate con campi elettromagnetici, sono stati dimostrati evidenti danni al materiale ereditario e vi sono stati segnali di un aumento del rischio di cancro.”
“In questo modo è stato possibile dimostrare che le radiazioni elettromagnetiche possono causare danni al materiale genetico, in particolare nei globuli bianchi umani, in cui sia il DNA stesso viene danneggiato e anche il numero di cromosomi viene modificato. Questa mutazione può di conseguenza portare ad un aumento del rischio di cancro".
La comunità scientifica ha preso atto degli studi dell’Istituto Ramazzini del 2018 e del National Toxicology Program che hanno entrambi portato agli stessi risultati, ossia alla chiara connessione tra l’esposizione alle radiazioni a frequenze 1.8Ghz (4G) e rare forme di tumore creatasi con radiazioni al di sotto dei valori limiti. Ci teniamo però a ricordare che, come sostiene l’ISDE (International Society of Doctors for Environment), il rapporto con il cancro è evenienza certamente temibile ma non è l’unica dal punto di vista epidemiologico.
Gli svizzeri hanno anche preso atto di quanto scritto dalla Confederazione, il 17 aprile 2019, nella circolare inviata ai Cantoni:
“Diversi studi scientifici hanno osservato con chiarezza che esistono altri effetti biologici oltre al riscaldamento epidermico. Secondo chiari criteri scientifici ne è stata attestata l’influenza sui flussi cerebrali. Sono stati riportati disturbi alla circolazione del sangue nel cervello, il deterioramento della qualità dello sperma, la destabilizzazione delle informazioni genetiche e effetti sull’espressione dei geni, la morte programmata delle cellule e lo stress ossidativo delle cellule […].”
Alla luce di quanto sopra, il popolo svizzero merita risposte chiare da parte degli operatori e vista l’abilità di questi ultimi nel “mirror climbing” durante le argomentazioni inerenti l’innocuità delle radiazioni elettromagnetiche, chiediamo a tutti i politici scevri d’interesse in merito, di auspicare e sostenere la moratoria nazionale per il tempo necessario a certificare, con studi indipendenti, che questa 5G non sia dannosa per la salute. Come il disclamer del brevetto Swisscom sopracitato dice, l’elettrosmog ha influssi biologici che degenerano in influssi fisici anche gravi, e una prova certa è che la Swisscom si dimentica pedissequamente di citarlo quando esalta questa nuova tecnologia. Saranno le troppe radiazioni?

Stefano Pedrazzetti
Alessandro Bianda
Eva Camilleri
Roberto Wettstein

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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