Complessivamente al Ticino verranno versati 46,3 milioni di
franchi, 3,3 milioni in più rispetto a quest’anno. Dal canto loro i
Grigioni riceveranno 273,0 milioni, cifra che equivale ad un
incremento di quasi 3 milioni.
Come consuetudine da diversi anni, il cantone che riceve di gran
lunga più denaro è quello di Berna (1,101 miliardi, -85,8 milioni).
Seguono poi Vallese (759,0 milioni, +28,9 milioni) e Argovia (460,6
milioni, +59,8 milioni). I più grandi elargitori sono invece Zurigo
(516,9 milioni, +29,8 milioni di versamenti), Zugo (329,7 milioni,
+0,3 milioni) e Ginevra (274,9 milioni, -25,0 milioni).
Rispetto al 2019, nel 2020 l’indice delle risorse aumenterà in 10
Cantoni e diminuirà in 16. Svitto (+8,9 punti) registra
l’incremento più significativo e Neuchâtel il calo più netto (-7,6
punti).
Con la modifica della perequazione finanziaria approvata in giugno
dalle Camere, la garanzia di una dotazione minima nella
perequazione delle risorse sarà portata all’86,5% della media
svizzera (finora: 85%). Dopo la perequazione, tale soglia è
rispettata da tutti i cantoni: quelli finanziariamente più deboli
(Giura e Vallese) raggiungeranno un indice di 87,7 punti.
Più in generale, la perequazione verticale delle risorse
(contributo della Confederazione) ammonterà a 2,574 miliardi
(+2,8%) e quella orizzontale (dai Cantoni forti) a 1,716 miliardi
(+0,2%).
Da notare anche che, conformemente alle disposizioni legali, i
mezzi destinati alla compensazione dei casi di rigore diminuirà del
5% (6,3% per la precisione), a 262 milioni. Quelli per la
compensazione degli oneri ammonteranno a 729 milioni (+0,7%, a
causa del rincaro).