venerdì 20 dicembre 2019.
Sportello multilingue in seno all’amministrazione cantonale
(ats) Nel Canton Grigioni sarà istituito uno Sportello per il
pluralismo linguistico. La creazione del servizio, di coordinamento
in seno all’amministrazione, figura nel Programma quadriennale di
Governo. Manuel Atanes: "Si fissino subito obiettivi chiari e
misurabili".
La misura, fra i 12 obiettivi indicati dal Consiglio di Stato
retico per il quadriennio 2021-2024, va considerata non solo come
il coronamento degli sforzi promossi congiuntamente dalla
deputazione italofona, supportata dai colleghi romanci, e dalle
varie richieste della Pro Grigioni italiano in tal senso; ma anche
come un risultato dello studio del Centro per la democrazia di
Aarau sulla situazione della lingua e cultura retoromancia e
italiana nel cantone dei Grigioni. La ricerca, pubblicata in maggio
dall’Ufficio federale della cultura, auspicava maggiori sforzi per
parificare l’italiano quale lingua cantonale all’interno
dell’amministrazione, del servizio pubblico parastatale e del
settore scolastico.
È proprio in questo ambito che a mente di Atanes, deputato PS del
Circolo di San Vittore, occorre intervenire. È a suo modo di vedere
inconcepibile che in un Cantone trilingue, risoluto a trarre dalla
sua varietà culturale e territoriale la sua forza, abbiano ancora a
verificarsi problemi di comprensione ed errori di traduzione negli
ospedali, fra gli enti di pronto intervento, così come nelle
traduzioni di documenti ufficiali del governo e
dell’amministrazione. Altresì inaccettabile per Atanes che nei
bandi di concorso pubblici sia perlopiù richiesta la padronanza
della lingua tedesca quando, invece, andrebbero a suo dire
auspicate buone conoscenze in una lingua cantonale e nozioni di
base in un secondo idioma parlato nel Cantone. Ci si attende in
questo senso che lo Sportello per il pluralismo linguistico voluto
dall’esecutivo vigili sul corretto uso delle lingue minoritarie nei
vari servizi.
Per Atanes maggiori attenzioni andrebbero concentrati per una
parificazione della lingua di Dante. Il cittadino del Moesano che
si rivolge a un ufficio cantonale incontra infatti, generalmente,
più difficoltà ad esprimersi in tedesco piuttosto che chi risiede
in Surselva o nella Bassa Engadina, più portato a passare dal
retoromancio al tedesco. Per lo stesso motivo si richiede che la
traduzione simultanea in Gran Consiglio, plebiscitata dal Gran
Consiglio accettando un decreto diretto di Tobias Rettich (PS), sia
considerata prioritaria dal tedesco all’italiano e dall’italiano al
tedesco.
Oltre allo Sportello per il pluralismo linguistico, realtà per
altro consolidata nel Canton Berna a favore della minoranza
francofona, nel prossimo quadriennio il governo retico come
indicato nel Programma di governo, intende sviluppare misure per
preservare a lungo termine la lingua e la cultura retoromanicia e
quella italiana nel cantone dei Grigioni. Concretamente, partendo
dalla precedente politica linguistica e dall’analisi del Centro per
la democrazia di Aarau, si pensa a ulteriori offerte formative come
le classi bilingui, a una maggiore promozione degli scambi
linguistici all’interno e all’esterno del Cantone. Provvedimenti
che saranno applicati prendendo in considerazione la situazione dei
media nel Cantone dei Grigioni, in un contesto di trasformazione
digitale.
Lo scorso giugno, rispondendo a una domanda posta per la sessione
extra muros a Pontresina, il consigliere di Stato capo del
Dipartimento dell’educazione, cultura e protezione dell’ambiente
Jon Domenic Parolini aveva menzionato l’importanza di rafforzare la
presenza di collaboratori e quadri italofoni all’interno
dell’amministrazione cantonale.
|