giovedì 16 gennaio 2020.
Inquinamento da PM10 a San Vittore: Cosa aspettiamo?
di Nicoletta Noi-Togni
Domande che concernono il sostegno specialistico e contributi per progetti di prevenzione secondo le disposizioni degli articoli 7,1 c) e 7.2 a)
della Legge sulla tutela della salute nel Cantone dei Grigioni, del 2 settembre 2016.
ORA DELLE DOMANDE
Da diversi anni a questa parte, il Comune di San Vittore registra nei mesi di dicembre e gennaio un tasso di polveri fini molto elevato. I Comuni adiacenti (vedasi Grono sempre a valore piu’ che dimezzato in rapporto a San Vittore!), per loro fortuna, non condividono questo stato di gravita’ essendo i loro valori PM10 rilevantemente minori. Quest’anno le misurazioni hanno addirittura rivelato che San Vittore e’ stato per molti giorni consecutivamente l’unico Comune della Svizzera Italiana a superare il limite imposto dall’Ordinanza federale di 50 microgrammi per
metro cubo d’aria. La sera dell’Epifania (6 gennaio) il picco d’inquinamento si e’ spinto addirittura a 231 microgrammi. Motivo per cui, quale sindaca del Comune, ho dovuto emanare un avviso alla popolazione per informare e chiedere collaborazione alla cittadinanza nella lotta a tale inquinamento.
La Legge cantonale sulla tutela della salute nel Cantone dei Grigioni del 2 settembre 2016 se incarica i Comuni della sorveglianza dell’igiene ambientale (Art. 6, e) assegna altresi’ la competenza per la tutela della salute e la prevenzione al Cantone (Art. 5, a). E’ noto che un’esposizione prolungata al PM10 e’ pericolosa soprattutto per i bambini piccoli e per gli anziani. L’inquinamento registrato a San
Vittore quest’anno e da anni nei mesi di dicembre e gennaio, non puo’ essere percio’ banalizzato e neppure tollerato. Da anni si disquisisce sulle cause che il Cantone imputa da sempre ai camini e riscaldamenti a legna. La verita’ e’ probabilmente che ci siano diverse concause, non da ultimo il traffico motorizzato.
Se comunque e’ possibile operare almeno su di un fattore e cioe’ la combustione a legna, e se e’ vero che filtri potrebbero essere applicati alle strutture in questione, allora questo deve essere fatto senza ulteriori tentennamenti.
Sembra che dal 2014 si stia lavorando per combattere l’inquinamento da PM10: eppure ne’ l’introduzione di uno sportello aria e energia, ne’ l’offerta di consulenza ai privati, ne’ le newsletter ecc. nel Moesano hanno portato ad un minimo miglioramento per cio’ che riguarda il nostro Comune. La prova (e la verita’!) ci viene dall’annuncio ormai quotidiano emesso dalla radio (RSI) che fa capo ad una stazione di misurazione attendibile, in base al quale l’unico Comune della
Svizzera Italiana sopra il limite d’inquinamento PM10 e’ San Vittore.
Questa situazione deve cambiare, l’obiettivo e’ un inverno (il prossimo) senza superamento del limite stabilito dall’Ordinanza federale. Superamento per il quale esiste l’obbligo per l’autorita’di intervenire.
Chiedo percio’ al lodevole Governo:
1.Chi ha il compito di annunciare, segnatamente di intervenire nel nostro Cantone, in presenza di superamento non banale nei Comuni del limite PM10 dell’Ordinanza federale?
2. secondo l’Art. 7. Paragrafo 1, lett. c) della Legge sulla tutela della salute nel Cantone dei Grigioni, il Cantone e’ competente per il sostegno specialistico ai Comuni (in caso di necessita’ e di pericolo) mentre l’Art. 7, paragrafo 2, lett. a) della Legge, prevede contributi ai Comuni da parte del Cantone per progetti di promozione della salute e di prevenzione. Il Governo e’ disposto, in osservanza a questi articoli e nella consapevolezza del pericolo per la popolazione, ad adottare
e finanziare misure, finalmente concrete, quali potrebbero essere l’applicazione di filtri antiparticolato ai riscaldamenti a legna, in questo specifico caso di evidente e documentata necessita’?
3. C’e’ considerazione da parte del Governo per il fatto che San Vittore, per quanto riguarda il carico ambientale e’ gia’ gravato dalla presenza del Centro di controllo dei veicoli pesanti e dalla A13 che pregiudicano le potenzialita’ sportive (percio’ per la salute!) di una zona che sarebbe altrimenti predestinata allo sport?
Nicoletta Noi-Togni
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