venerdì 20 marzo 2020.
Accese proteste contro rimozione vicario generale Kopp
(ats) La rimozione di Martin Kopp dall’incarico di Delegato per la
Svizzera primitiva con effetto immediato da parte
dell’amministratore apostolico di Coira, Peter Bürcher, sta
suscitando accese proteste nel cantone.
Ancora una volta Coira ricorre a metodi totalitari, scrive in una
nota "Es reicht" ("Basta", ndr.), alleanza che riunisce una dozzina
di associazioni cattoliche. È stato messo a tacere il più
importante e coraggioso critico dell’amministrazione diocesana: in
questo modo si vogliono anche intimidire gli altri consiglieri
spirituali e i parroci, che necessitano di un permesso vescovile
per svolgere il loro lavoro.
"Es reicht" ringrazia Martin Kopp, testimoniandogli rispetto per il
suo coraggio, la sua incorruttibilità e la sua credibilità. Su
Internet è stata lanciata una petizione di protesta.
Bürcher? non cerca equilibrio
In precedenza anche l’associazione che riunisce le sette chiese
cantonali della diocesi di Coira aveva già protestato per la
rimozione di Kopp e aveva accusato Bürcher di scavare fossati
invece di garantire l’equilibrio.
In un’intervista pubblicata oggi dalle testate del gruppo CH Media,
Kopp ha affermato di aver già avuto l’intenzione di dimettersi
entro l’estate: la sua salute non gli avrebbe infatti consentito di
"resistere più a lungo". La tensione psicologica era diventata
troppo forte negli ultimi tempi. La rimozione non è stata una
tragedia, ma - ha aggiunto Kopp - naturalmente non è bello venir
declassato pubblicamente in questo modo dopo 17 anni di servizio.
Non ha seguito le direttive
Mercoledì Bürcher aveva rimosso Kopp dall’incarico di Delegato per
la Svizzera primitiva con effetto immediato per non essersi
comportato secondo le direttive impartitegli.
Kopp si era espresso sulla nomina del nuovo vescovo di Coira con
dichiarazioni pubbliche, rilasciate alla stampa, violando una
direttiva interna secondo la quale tutte le richieste in materia
vanno trasmesse all’addetto stampa.
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