giovedì 16 aprile 2020.
Governo, no a libera scelta scuola per equilibri linguistici
(ats) Il Governo dei Grigioni ha deciso di non dare seguito a una
petizione che in sostanza chiedeva che i genitori potessero
scegliere liberamente in quale sede scolastica mandare i figli. Per
l’esecutivo la domanda, se attuata, avrebbe messo a repentaglio i
delicati equilibri linguistici del cantone.
La petizione Bildungswahl für alle statt für wenige (Tutti, e non
solo pochi, devono poter scegliere la formazione) "mette in
discussione valori chiave della scuola popolare nonché della
cultura grigionese e comporta costi aggiuntivi senza generare un
valore aggiunto decisivo", afferma l’esecutivo in una nota odierna
della Cancelleria dello Stato.
Il fatto che ogni bambino frequenti la scuola nel comune in cui
risiede permette di garantire in tutte le regioni che la scuola
popolare pubblica sia raggiungibile ed è un elemento centrale anche
per la conservazione e la promozione delle lingue cantonali,
sostiene l’esecutivo.
La scuola popolare grigionese ha tre diversi piani di studio per le
regioni linguistiche, i quali coprono complessivamente sette lingue
di scolarizzazione. Se le scuole potessero essere scelte
liberamente, i genitori potrebbero abitare in un’area linguistica,
ma mandare a scuola in un’altra i loro figli. Ciò, secondo il
Governo, significherebbe mettere in pericolo gli idiomi e
indebolire il plurilinguismo, in particolare nelle aree situate
lungo i confini linguistici.
|