martedì 19 maggio 2020.
Coronavirus; prosegue impiego polizia alle frontiere
(ats) Prosegue da ormai due mesi l’impiego di appoggio della
Polizia cantonale dei Grigioni a favore dell’Amministrazione
federale delle dogane (AFD) alle frontiere. Gli interventi, che si
svolgono sull’arco delle 24 ore, sono finalizzati a controllare il
traffico in entrata in Svizzera a seguito della crisi del
coronavirus.
Il 13 marzo scorso in concomitanza con il lockdown, l’AFD ha
richiesto assistenza alle polizie cantonali per i controlli al
confine con l’Italia. Agenti della regione Grigioni Centrali hanno
coadiuvato i colleghi della regione Engadina alla frontiera, per un
totale di 200 giornate lavorative, indica oggi in una nota la
polizia cantonale grigionese.
I controlli del traffico in entrata in Svizzera sono stati eseguiti
ai valichi di Castasegna, Campocologno, Müstair e Martina e hanno
visto impegnati agenti di polizia e funzionari delle dogane. La
presenza nelle vallate sud ha subito un incremento durante la crisi
dettata dal coronavirus.
Stando all’agente Marc Obrist, del distaccamento della polizia
retica, il compito non è sempre stato facile: "abbiamo dovuto
respingere delle persone provenienti dall’Italia che volevano far
visita ad amici nei Grigioni". "Ad ogni buon conto, abbiamo esposto
la situazione e le persone hanno compreso il senso della misura e
accettato la nostra decisione", ha aggiunto Obrist citato nella
nota.
Oltre all’impiego alle frontiere, gli agenti retici coadiuvano
pure, su richiesta, i Comuni grigionesi nel loro compito di
controllare e fornire consulenza alle aziende o alle scuole in
merito ai piani di protezione. Le competenze per l’attuazione
dell’Ordinanza 2 COVID-19 sono delegate nella città di Coira alla
Polizia municipale e nel comune di St. Moritz a quella comunale.
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