mercoledì 20 maggio 2020.
Banca Cantonale Grigione: dimissioni improvvise, pesa caso Ruvercap
(ats) Dimissioni improvvise ai vertici della Banca Cantonale
Grigione (BCG): Thomas Huber lascia con effetto immediato il
consiglio di banca sulla scia di notizie di stampa che lo vedono
implicato nelle turbolenze milionarie che interessano la società
d’investimento zurighese Ruvercap.
In un comunicato odierno il governo retico fa sapere di aver
accettato ieri le dimissioni di Huber, che all’interno dell’organo
di sorveglianza della BCG era presidente della commissione di
controllo e di rischio. L’esecutivo è competente per designare i
sette membri del consiglio di banca.
"Il governo e il consiglio di banca della BCG considerano la
decisione di Thomas Huber di proteggere la reputazione della GKB,
mettendo a disposizione il suo mandato, come espressione della sua
professionalità e integrità", si legge nella nota.
Il nome di Huber - un manager 57enne con diploma federale di
revisore - è stato fatto in relazione al suo ruolo di presidente
del consiglio di amministrazione della Batagon International di
Zugo, che avrebbe ricevuto importanti crediti da parte di Ruvercap,
un’azienda specializzata in Private Debt, cioè in strumenti di
investimento per le imprese. Secondo il portale finanziario Finews
chi ha messo a disposizione di Ruvercap soldi subirà perdite
ingentissime: si parla di complessivi 500 milioni di franchi.
La stessa banca cantonale retica avrebbe investito in Ruvercap:
stando al portale online Finews l’importo in gioco è di circa 70
milioni di franchi. Huber sedeva da cinque anni nel consiglio di
banca. Alcuni giorni or sono la BCG aveva fatto sapere di non
ravvisare alcun conflitto d’interessi, visto che Huber non era
coinvolto né nelle discussioni, né tanto meno nelle decisioni
riguardo all’attività di investimento della banca.
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