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Politica
mercoledì 23 settembre 2020.
Stop all’aumento dei premi: moratoria e cassa malati pubblica!

Stando alla conferenza stampa del Consiglio federale, ecco prospettarsi per il 2021 un ennesimo e inaccettabile aumento dei premi di cassa malati. Con una percentuale quattro volte superiore alla media nazionale (+ 0.5%), il rincaro nel Canton Ticino ammonterà a ben il 2.1%. Trattasi di un fenomeno, quello della crescita dei premi, che sta diventando ormai sempre più insostenibile. Infatti, se da una parte le casse malati continuano a speculare sulla salute pubblica accumulando riserve, dall’altro il potere d’acquisto dei lavoratori si presenta da tempo fermo al palo. In questo contesto non si può tollerare come l’assicurazione malattia costituisca ancora una delle voci di spesa più ingenti del bilancio familiare, oltretutto in costante aumento.

Nell’ottica di mettere un freno a questa tendenza, occorre adottare quanto prima una serie di interventi volti a regolamentare con maggiore coraggio il settore sanitario e a sostenere maggiormente le classi meno abbienti. Tra di essi, rivendichiamo in particolare una moratoria immediata sull’aumento dei premi di cassa malati, una drastica riduzione delle riserve accumulate, un controllo dei costi dei farmaci e un incremento dei sussidi per la copertura dei premi. Provvedimenti assolutamente urgenti e necessari, i quali, basti pensare ai tagli operati nell’ultimo ambito a livello cantonale, hanno sempre visto tuttavia un’avversione di fondo del fronte borghese.

Per affrontare il problema alla radice, occorre tuttavia che il sistema sanitario venga finalmente sottratto dalle logiche privatistiche e di mercato che attualmente lo pervadono. Nel solco delle precedenti considerazioni, come Partito Comunista ribadiamo pertanto la nostra priorità: una cassa malati unica, pubblica con i premi calcolati in base al reddito e alla sostanza!

Partito Comunista

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È domenica

È domenica
e scendo queste scale,
e come un cane fiuto a queste porte
il solito, indistinto cucinìo condominiale.
Porto con me, ancora non so dove,
un giorno rosso della settimana,
forse un Natale,
con mia madre che gira il suo ragù
e le campane così forti e vive
che ogni casa sembrava un campanile.


Vito Maida (poeta soveratese, 1946/2004) 
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