mercoledì 28 ottobre 2020.
Centrali elettriche: GR: Axpo, Grono e Cama rinunciano alla centrale sulla Moesa
(ats) I due Comuni grigionesi di Cama e Grono, insieme ad Axpo,
hanno deciso di chiudere lo studio per una centrale sulla Moesa. Le
regole più severe sui deflussi minimi e la diminuzione dei sussidi
ne sono la causa.
In seguito ad una decisione del Governo cantonale dei Grigioni,
relativa al miglioramento dei deflussi residuali delle centrali
elettriche già presenti nel Moesano, il progetto non è ritenuto in
grado di ottenere un’approvazione.
Lo studio della società elettrica Axpo, incaricata dai Comuni di
Grono, Cama e dall’ex Comune di Verdabbio, prevedeva una centrale
idroelettrica con punto di presa a Sorte e restituzione dell’acqua
a valle dell’impianto di itticoltura di Al Pont, a Cama. Avrebbe
dovuto produrre 20 gigawattora all’anno, pari al consumo di circa
4500 economie domestiche e sarebbe costata circa 24 milioni di
franchi.
Le decisione del Governo retico del 5 marzo 2020 regola la quantità
dei deflussi residuali delle centrali elettriche già esistenti e
sancisce che, fino alla riassegnazione delle Officine
Idroelettriche di Mesolcina nel 2043, non è possibile mettere in
atto ulteriori sfruttamenti dell’energia idrica della Moesa a valle
di Soazza.
L’adeguamento all’Ordinanza svizzera sull’energia avrebbe inoltre
provocato una riduzione dell’ammontare dei sussidi e quindi della
redditività del progetto.
Queste le condizioni che hanno reso impossibile l’approvazione del
progetto di concessione "Centrale sulla Moesa". I rappresentanti
del consorzio di studio hanno quindi deciso di non portare avanti
il progetto.
|