sabato 12 dicembre 2020.
No allo smantellamento di Rete 2: quale è la posizione del Consiglio di Stato?
In un recente comunicato stampa il Sindacato svizzero dei mass media SSM Ticino ha indicato di essere preoccupato da tempo per i progetti di “ridefinizione” dei programmi radiofonici RSI e di aver appreso che per la Rete Due è prevista, a corto termine, la riduzione del parlato dal 40% al 10% del tempo di antenna, ossia per soli 6 minuti all’ora, che sono appena sufficienti ad annunciare i titoli dei brani trasmessi.
Una simile misura non soltanto mette in pericolo, ancora una volta, numerosi posti di lavoro, ma lede il mandato della Concessione e riduce sostanzialmente l’offerta al pubblico di programmi di qualità.
Il Sindacato SSM sostiene l’impegno delle colleghe e dei colleghi della Rete Due a difesa del proprio lavoro e invita tutto il personale della RSI, il pubblico e il mondo della cultura e della politica ad attivarsi per chiedere alla direzione RSI di ripensare la drastica misura di riduzione dei programmi d’attualità e di approfondimento culturale. Si tratta di scongiurare la perdita dell’importante apporto di Rete Due alla vita culturale della Svizzera italiana.
Come deputate/i della Commissione formazione e cultura chiediamo quindi al Consiglio di Stato:
1. Quale è la sua posizione in merito?
2. Quali passi intende intraprendere per salvare l’offerta culturale di Rete 2, che è di grande qualità?
Raoul Ghisletta, Anna Biscossa, Maddalena Ermotti-Lepori, Giorgio Fonio, Cristina Gardenghi, Alessio Ghisla, Aron Piezzi, Maristella Polli, Daniela Pugno Ghirlanda, Alessandro Speziali, Diana Tenconi
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