Il tasso di positività riscontrato nei test a tappeto effettuati è
in linea con le aspettative, tuttavia presenta delle differenze da
una regione all’altra, viene indicato. Si ha un 2,2% per il
Bernina, 0,68% per la Bassa Engadina e Val Müstair e 0,82% per il
Maloja, sottolinea la nota. Esistono poi differenze in base
all’età: il tasso di positività è risultato più basso nella fascia
tra i 61 e gli 80 anni (0,87%) e maggiore tra gli ultra 81enni
(1,49%). Nella fascia tra i 21 e 40 anni è stato registrato un
tasso di positività dello 0,93% e dell’1,07% tra 41 e 60 anni.
Infine, nelle persone di età compresa tra i 5 e i 20 anni è stato
rilevato un tasso di positività dell’1,11%.
Applicando il tasso dell’1% a tutto il cantone dei Grigioni,
sarebbero circa 2000 le persone asintomatiche portatrici del virus,
indica la nota. I dati dimostrano quindi che le persone
asintomatiche contribuiscono in misura importante a diffondere il
virus e ad alimentare la pandemia. Pertanto le limitazioni dei
contatti continuano a essere un elemento centrale per arginare la
pandemia, viene sottolineato. Inoltre è fondamentale rispettare le
misure igieniche e relative al distanziamento. Più il quadro
relativo alla diffusione del virus è preciso, più le misure volte a
contrastare la pandemia possono essere adeguate in modo mirato.
Test di conferma da questa settimana
I test a tappeto realizzati nelle valli meridionali dei Grigioni
non forniscono un quadro definitivo, ma un’istantanea significativa
della situazione. Già questa settimana in alcune regioni verranno
avviati test di conferma, precisa il comunicato. Per i Grigioni è
fondamentale che l’evoluzione negativa del numero dei casi venga
interrotta. Solo in questo modo sarà possibile riaprire senza
restrizioni ristoranti, istituzioni culturali e strutture per il
tempo libero, viene sottolineato.
Più di 1000 persone mobilitate
I test presso le 23 ubicazioni si sono svolti perlopiù senza
intoppi; in casi isolati si sono verificati ritardi nella
comunicazione dei risultati.
Da venerdì a domenica sono state oltre 1000 le persone impegnate
nei 19 comuni in cui si è realizzata questa campagna: 60 medici,
354 persone impiegate nel settore sanitario, 444 persone
dell’amministrazione e 177 persone addette alla sicurezza.
La protezione civile ha fornito complessivamente 26’550 test,
10’266 mascherine di protezione, 53’100 guanti, 1770 camici
monouso, 708 occhiali di protezione e 708 unità di disinfettanti.
I comuni sono stati molto ben preparati e hanno messo a
disposizione le infrastrutture in tempi brevissimi. Mediante
l’attribuzione di finestre temporali per sottoporsi al test, grazie
alla disciplina delle persone annunciatesi e al rispetto delle
regole garantito dal personale di sicurezza presente dappertutto è
stato possibile evitare assembramenti di persone.
Fare test in presenza di minimi sintomi
Attualmente nel cantone dei Grigioni si registrano 853 casi attivi
di coronavirus: il numero di nuovi casi di Covid-19 si mantiene
stabile a livelli elevati. Inoltre il numero dei decessi nel mese
di novembre è raddoppiato, motivo per cui l’Ufficio dell’igiene
pubblica richiama l’attenzione sull’importanza di continuare a fare
il test anche in presenza di sintomi minimi.
Chi non si sottopone al test per evitare l’isolamento o la
quarantena - sottolinea - espone i propri familiari, i propri
collaboratori e le altre persone che lo circondano al rischio di un
decorso grave della malattia o addirittura al rischio di morte.
Il Governo grigionese deciderà in merito ai provvedimenti
volti ad arginare il coronavirus e successivamente comunicherà gli
esiti.