martedì 15 dicembre 2020.
Neve e Covid rovinano i piani dei cacciatori
(ats) La caccia speciale nel canton Grigioni viene interrotta
anzitempo a causa della molta neve caduta in alcune regioni. A
seguito dei provvedimenti anti-coronavirus emanati dalla
Confederazione non sarà possibile svolgerla nemmeno a quote più
basse.
In molte parti dei Grigioni, spiega tramite un comunicato odierno
l’Ufficio per la caccia e la pesca cantonale, le nevicate delle
ultime settimane sono state talmente copiose che la selvaggina è
fortemente limitata nei suoi movimenti. Una caccia intensa al cervo
e al capriolo rappresenterebbe una forte sollecitazione per il
bilancio energetico degli animali e si vuole evitare che ciò
avvenga.
Inoltre, venerdì scorso il Consiglio federale ha vietato le
manifestazioni pubbliche. In questa categoria rientrano la caccia
di gruppo e quella speciale, che pertanto vanno annullate, scrivono
le autorità retiche.
Malgrado ciò e nonostante le condizioni meteorologiche difficili
nei mesi di novembre e di dicembre, i cacciatori grigionesi hanno
contribuito a quasi raggiungere il numero di abbattimenti
auspicato. Sono stati infatti uccisi circa 5500 cervi, una
sessantina in meno di quanto previsto. Non è invece stato possibile
avvicinare la quota di femmine sul totale degli esemplari
abbattuti, fissata al 50%. Le cifre esatte verranno rese note in un
secondo momento.
In ogni caso, nelle regioni con il maggior numero di conflitti tra
bosco e selvaggina gli organi di vigilanza della caccia
procederanno laddove fattibile a singoli abbattimenti. L’obiettivo
è cercare di contenere i danni provocati dagli animali ai boschi di
protezione particolarmente a rischio e di correggere il rapporto
tra i sessi. Tali interventi sono in programma soprattutto in
Prettigovia, nella Signoria Grigionese (distretto di Landquart),
nella Valle del Reno, in Domigliasca e in certe aree della
Surselva.
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