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Editoriale
domenica 3 gennaio 2021.
Anno nuovo vita e … parole nuove!

Anno nuovo vita nuova, così almeno recita il detto popolare!

Vero è che nell’anno appena trascorso il nostro vocabolario si è arricchito di nuove e strane parole: Covid-19, lockdown, distanziamento sociale, spillover, droplet, quarantenare, tamponare, biocontenimento, fattore R0, coprifuoco, mascherine N95 e KN95, mascherine FFP1, FFP2, FFP3 e così via … fino alla parola magica congiunti che tanto ha fatto discutere in Italia creando nella già impaurita e confusa popolazione un altro motivo di sconforto perché tutto ciò che non si conosce, oltretutto se presentato in maniera poco comprensibile, aumenta il disagio e di conseguenza la paura!
La pandemia che ha colpito il mondo intero è stata come l’assalto ad un accampamento nemico nel pieno della notte, mentre la maggior parte dei soldati dorme e i superstiti confusi e storditi non riescono a capire cosa sia successo e … cosa ancora più tragica non sanno come reagire affidandosi alla clemenza del nemico!
La seconda ondata, pur se prevista, ha avuto ancora più buon gioco della prima e sta imperversando a suo piacimento perché ancora una volta abbiamo dovuto anteporre l’economia alla salute dato che senza soldi, come dicono i francesi, non si fanno guerre!
Penso sia arrivato il momento di rispolverare il nostro vecchio vocabolario rivalutando le parole che ci hanno permesso di progredire e contrapponendo a frasi come distanza sociale la vecchia e sempre cara vicinanza affettiva corroborata da spirito di solidarietà, altruismo, aiuto reciproco, economia a km 0, e mettendo al bando parole divisive come contactless, lockdown e coprifuoco! Se è vero che l’unica misura efficace contro la pandemia è la distanza facciamo in modo che la distanza sia solo fisica e non sociale perché l’uomo è un animale sociale e non può vivere da solo!


Giuseppe Russomanno
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Le radici della violenza: la ricchezza senza lavoro, il piacere senza coscienza, la conoscenza senza carattere, il commercio senza etica, la scienza senza umanità, il culto senza sacrificio, la politica senza principi.

(Mahatma Gandhi)

 
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