In pianura la coltre nevosa in alcune regioni ha superato i 30
centimetri, nelle valli delle Alpi orientali (come a Glarona o in
Surselva, nei Grigioni) anche il mezzo metro, e nel cuore delle
Alpi ha raggiunto i 200 centimetri. Sono quantitativi che in media
si registrano ogni 20 anni, ha indicato il servizio meteorologico
Meteonews.
Il bollettino delle valanghe, pubblicato dall’Istituto per lo
studio della neve e delle valanghe (SLF) di Davos (GR), per oggi
indicava un livello di pericolo 4 (forte) su una scala di 5 per
quasi tutto l’arco alpino, ad eccezione del versante meridionale
(con un livello 3, marcato). Nell’edizione di questa sera, il
livello 4 concerne l’arco alpino settentrionale in una regione
compresa l’Oberland bernese orientale e il Liechtenstein.
Tram e bus paralizzati a Zurigo
I disagi alla mobilità sono stati considerevoli. Emblematica la
situazione a Zurigo, in città, ma anche in periferia. L’intera rete
di tram e bus è rimasta bloccata. Nel pomeriggio il servizio ha
potuto riprendere solo su alcune linee, ha indicato la locale
azienda di trasporto pubblico VBZ, precisando che il problema più
frequente è costituito da alberi caduti sulle linee di contatto.
La neve non ha invece praticamente ostacolato il traffico aereo
all’aeroporto di Kloten, ha riferito il gestore a Keystone-ATS. Si
sono registrati ritardi compresi tra 15 e 45 minuti. Allo scalo,
stando a SRF Meteo, in 24 ore sono caduti 33 centimetri di neve.
Treni soppressi e in ritardo
Dal canto loro le FFS hanno riferito varie perturbazioni, come ad
esempio tra Winterthur (ZH) e San Gallo. I passeggeri hanno dovuto
armarsi di pazienza per soppressioni e ritardi dei treni un po’
ovunque. Il maltempo condiziona anche collegamenti verso l’estero,
che in prima serata sono ancora interrotti tra Zurigo e Stoccarda
(D) e tra Buchs (SG) e Feldkirch (A).
La situazione a Basilea non è risultata molto diversa da quella di
Zurigo. Alcune linee di tram e bus sono state interrotte per la
caduta di alberi, hanno indicato i trasporti pubblici locali BVB.
In Argovia, dove vari comuni sono rimasti senza corrente, una
sessantina di strade sono state chiuse nelle regioni di Baden,
Brugg, Lenzburg e Zurzach. Il villaggio di Ammerswil (448 metri sul
livello del mare), vicino a Lenzburg, è rimasto isolato dal mondo.
Situazione analoga a San Gallo, con molte strade chiuse al
traffico. Gli automobilisti dovranno servirsi delle deviazioni
indicate verosimilmente fino a lunedì, ha indicato la polizia
cantonale.
Alpi: strade chiuse per precauzione
Nelle regioni alpine il problema è costituito dal forte pericolo di
valanghe. Soprattutto ad Uri per questa ragione numerose arterie
sono state chiuse e lo rimarranno almeno fino a domani. Andermatt è
raggiungibile solo in treno, riferisce la polizia cantonale di
Altdorf (UR).
Una seconda valanga, dopo quella di ieri mattino nello stesso
posto, è caduta non lontano da Seedorf, sulla strada cantonale che
percorre la sponda sinistra del lago di Uri (il braccio meridionale
del lago dei Quattro Cantoni). Nessuno è rimasto sepolto. Il
traffico è interrotto almeno fino a domani alle 10.00.
E sempre per il pericolo di valanghe nel canton Berna i treni della
compagnia Zentralbahn non circolano tra Interlaken e Brienz fino a
domani. Sulla tratta ieri sera sono cadute due valanghe. Non si
lamentano feriti.
Centinaia di incidenti stradali
Numerose polizie cantonali annunciano incidenti stradali per le
pessime condizioni delle carreggiate e alberi sradicati dal peso
della neve. I sinistri hanno causato soprattutto danni materiali e
feriti lievi. L’incidente più grave è avvenuto a Urdorf (ZH), dove
un pedone 75enne è rimasto seriamente ferito dopo essere stato
investito da una vettura. A Grabs (SG) un 53enne ha fatto un tonfo
di tre metri mentre stava spalando la neve dal tetto di una
costruzione ed è stato elitrasportato all’ospedale. L’entità delle
lesioni non è nota.
Ovunque le forze di intervento, dai pompieri ai sanitari, sono
state molto sollecitate. Nel solo canton Zurigo in 24 ore le
chiamate sono state più di mille.
Bandiera bianca per gigante giallo
Le condizioni delle strade hanno impedito la distribuzione della
posta in varie regioni. La mancata consegna di lettere e pacchi, o
i ritardi, hanno riguardato soprattutto la Svizzera orientale,
Grigioni compresi, e la Valle di Goms, nell’Alto Vallese, ha
riferito il gigante giallo in un comunicato. Quanto non è stato
recapitato oggi si troverà nelle bucalettere domani.
Nel pomeriggio l’intensità delle precipitazioni è diminuita e in
alcune regioni le nevicate sono finite, ha riferito Meteonews.