venerdì 5 febbraio 2021.
Impianti di risalita, -40% in gennaio
(ats) A causa delle restrizioni dovute al Covid-19 nel mese di
gennaio gli impianti sciistici dei Grigioni registrano un forte
calo del fatturato. Una chiusura totale avrebbe rappresentato una
danno totale per l’economia turistica grigionese.
L’organizzazione mantello degli impianti di risalita grigionesi, la
Bergbahnen Graubünden, comunica oggi che la diminuzione del 40%
delle entrate nei 23 comprensori è paragonata a quella del mese di
gennaio 2020, quando le piste da sci erano ancora aperte
regolarmente. Alla fine dicembre il calo delle entrate era ancora
del 22,8%.
Nel mese di gennaio il numero degli ospiti è diminuito del 41,4% e
le perdite stanno in diretta relazione con l’usuale provenienza dei
turisti. Ad una percentuale elevata di ospiti stranieri di una
regione turistica corrisponde un aumento delle perdite di
fatturato. Valga come esempio la regione di Samnaun, che subisce
anche il contraccolpo per la chiusura, in Austria, del comprensorio
sciistico partner di Ischgl.
Nonostante le previsioni contrarie, nelle regioni sciistiche
grigionesi non si sono sviluppati focolai da coronavirus. Secondo
il comunicato degli impianti di risalita dei Grigioni (Bergbahnen
Graubünden) la maggior parte degli appassionati dello sport sulla
neve si comporta con la necessaria disciplina, è paziente e
collaborativa. Le misure di protezione funzionano e i testi da
Covid-19 aziendali facoltativi di alcune strutture favoriranno un
ulteriore aumento della sicurezza. Il presidente delle Bergbahnen
Graubünden ricorda che: "Le limitazioni delle vendite dei biglietti
giornalieri e l’appello generale di rimanere a casa hanno avuto un
forte impatto sul comportamento degli ospiti". Non vanno
dimenticate anche altre cause, come le restrizioni legate al
settore della ristorazione e la mancanza di strutture per il
riscaldarsi quando necessario, in particolare per le famiglie. Sono
venuti a mancare anche le gite aziendali, le attività delle
associazioni e settimane bianche delle scuole.
Al cospetto della situazione attuale, il presidente Martin Hug, a
nome di Bergbahnen Graubünden, chiede al cantone dei Grigioni e
alla Confederazione un forte sostegno finanziario. Ricorda inoltre
che, rispetto ad altri settori, gli impianti di risalita non hanno
ancora ricevuto nessuna promessa di compensazione finanziaria.
Secondo Hug la sola ordinanza per i casi di rigore non potrà
bastare alla copertura del deficit.
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