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Editoriale
domenica 7 marzo 2021.
Maestro: esempio di vita!
Il privilegio e la responsabilità

I recenti avvenimenti capitati in una scuola di Locarno mi hanno spinto a riprendere in mano i libri di pedagogia su cui studiavo per diventare insegnante e nello stesso tempo a riflettere sulla funzione dei docenti e soprattutto sulle qualità che dovrebbero essere proprie di tutti quelli che si dedicano all’educazione dei ragazzi.

È ormai condiviso il pensiero che lo scopo dell’educazione è quello di promuovere la formazione integrale della personalità del bambino in modo da avviarlo all’autonomia formando in lui la capacità di pensare e di agire rettamente e liberamente. Come deve essere allora, per perseguire tale scopo, un buon maestro? Quali le qualità che deve possedere per poter stimolare ed avviare i propri alunni verso la conoscenza di se stessi e l’autonomia?
Certamente sarebbe utile che tutti quelli che decidono di dedicarsi all’insegnamento avessero una naturale attitudine verso tale attività anche se a volte si può riuscire bene anche se all’inizio non si sentiva alcuna vocazione.
Se, quindi, la vocazione non è essenziale per diventare un buon maestro occorre invece essere dotati di tanta buona volontà, di impegno, di cultura e di virtù che sono doti facilmente accessibili a tutti.
Un maestro senza cultura non potrà mai stimolare i suoi ragazzi alla ricerca e alla scoperta delle proprie idee, se lui stesso non sa con chiarezza che cosa cercare e come! La comprensione, l’umiltà, la disponibilità sono anche essenziali per instaurare un buon rapporto con i propri alunni e le loro famiglie ma soprattutto il maestro non deve mai dimenticare che il suo compito, il suo essere maestro, non termina al suono della campanella ma continua anche nella sua vita privata o quando è al bar con gli amici!
Il maestro, come il poliziotto o il sacerdote, anche se non ha una divisa che lo contraddistingue è sempre "il maestro" e il suo contegno, il suo comportamento deve essere irreprensibile!
Del resto il significato originario del termine "maestro" indicava colui il quale è superiore agli altri per potere, dignità, autorità e che quindi merita rispetto ed ubbidienza!
Nel significato attuale sta ad indicare chi è superiore agli altri per sapere, elevatezza morale e per questo può insegnare, rimproverare, premiare o punire!
Magister, maestro, magis ter, tre volte di più!
In poche parole il maestro deve sempre tenere presente quello che la sua figura rappresenta e comportarsi di conseguenza!


Giuseppe Russomanno
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Le radici della violenza: la ricchezza senza lavoro, il piacere senza coscienza, la conoscenza senza carattere, il commercio senza etica, la scienza senza umanità, il culto senza sacrificio, la politica senza principi.

(Mahatma Gandhi)

 
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