venerdì 19 marzo 2021.
Una lingua nazionale come prima lingua "straniera"
(ats) La Pro Grigioni Italiano (Pgi), l’organizzazione che vigila
sulla promozione dell’italiano nei Grigioni, chiede che la
formazione degli impiegati di commercio dia la precedenza ad una
lingua "straniera" nazionale. Per la Pgi ciò "rafforza la coesione
in Svizzera".
Nella sua comunicazione odierna la Pgi si dichiara "inquieta" in
relazione alla prevista riforma "Impiegati di commercio 2022"
(IC22), elaborata dalla Conferenza svizzera dei rami di formazione
e degli esami commerciali, in accordo con la Segreteria di Stato
per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI), come già
evidenziato durante l’estate scorsa.
Secondo la Pgi, il cambiamento prospettato potrebbe infatti
indebolire l’insegnamento delle lingue nazionali nella formazione
professionale, dato che la seconda lingua "straniera" non è più
obbligatoria. Il sodalizio che promuove l’italiano nei Grigioni ha
quindi deciso di partecipare all’indagine conoscitiva sulla
revisione dell’ordinanza. Inoltre invita tutti gli enti interessati
a partecipare alla procedura di consultazione che terminerà il 20
aprile 2021.
La Pgi è favorevole alla variante del 4 gennaio 2021 per la quale
la prima lingua seconda ("straniera") deve essere una lingua
nazionale, evitando in tal modo la scelta tra inglese e lingua
nazionale.
Il sodalizio grigionitaliano è convinto che "attraverso questa
variante si otterrebbe un rafforzamento della coesione nazionale e
si darebbe un impulso allo studio di due lingue seconde
(?straniere?), dato che l’inglese rimarrebbe materia opzionale. ’Si
faciliterebbe per altro l’accesso alla maturità professionale.
Sollecitato anche il Cantone
Considerando la storia, la struttura sociale e la Costituzione, il
Cantone dei Grigioni è politicamente chiamato a fare in modo che la
lingua seconda obbligatoria nella formazione professionale sia una
lingua cantonale. Tuttavia l’importanza della lingua tedesca sul
posto di lavoro è incontestabile in tutte le regioni, comprese
quelle di lingua italiana. Gli apprendisti di madrelingua italiana
devono poter avere la possibilità di scelta, analogamente ai loro
colleghi del Grigioni tedescofono e del Grigioni romanciofono, la
cui scolarizzazione avviene in larga parte già in tedesco.
La Pgi condivide l’affermazione della SEFRI, secondo cui la
variante proposta "consente di mettere tutti gli apprendisti sullo
stesso piano, senza porre le lingue nazionali in un’insensata
concorrenza con l’inglese e allo stesso tempo le lingue in
concorrenza con altre materie di studio".
|