giovedì 27 maggio 2021.
TRAGEDIA FUNIVIA STRESA - MOTTARONE
di Teresio Bianchessi
Pubblichiamo l’accorato articolo del nostro amico Teresio sulla tragedia che si è consumata nella vicina Stresa. È inutile dire che chi ha la responsabilità di salvaguardare le vite degli altri e non lo fa è meritevole di disprezzo!
Mio nipote domenica era a Stresa, pranzavo quando è arrivata la notizia del disastro, lo chiamo immediatamente, ma non risponde, resto in ansia.
“Pronto zio, mi chiamavi perché hai saputo?”
Dopo due ore, tiro un sospiro di sollievo.
Dopo tre giorni tre arresti per 14 morti da piangere e un bimbo che miracolosamente torna alla vita.
Quello che nessuno osava nemmeno pensare si materializza; non solo fatalità, ma, sembra oramai certo, decisione insana dei gestori dell’impianto che han deciso di privilegiare alla sicurezza, il contatore delle risalite.
Tre folli?
Purtroppo no, il numero di questi irresponsabili non lo conosce nessuno, sono da cercare fra coloro che avrebbero dovuto accertare il degrado del ponte Morandi a Genova e più in generale quelli che dovrebbero garantire la solidità delle infrastrutture di una nazione.
Sono ritornato da pochi giorni nell’entroterra ligure e li ho contati questi incoscienti nel tratto Savona - Torino, trenta chilometri di lavori su ponti, gallerie, svincoli che di sicuro erano ammalorati da decenni e solo ora si cerca di mettere in sicurezza; confesso che si ha paura percorrendo questi tratti autostradali e al rientro ho preferito fare le vecchie statali.
E’ così non solo in Liguria, ma su molti tratti là dove le code sono quotidiane perché sui ponti pericolanti chiudono corsie per diminuire il peso in transito.
Una volta si diceva: “Ha fatto proprio un bel lavoro, ha lavorato con coscienza”.
Dov’è finita la coscienza, il senso di responsabilità?
Piegati asserviti come dice il salmo: “…non travolgermi insieme ai peccatori, con gli uomini di sangue non perdere la mia vita, perché nelle loro mani è la perfidia, la loro destra è piena di regali…”.
Regali che tragicamente ricordano i 30 denari di Giuda e tante recenti sciagure.
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