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Politica
lunedì 21 giugno 2021.
Le verità nascoste di San Vittore …
di Flavio Raveglia, vicesindaco di San Vittore

Pubblichiamo la lettera del signor Flavio Raveglia, vice sindaco di San Vittore, con la quale lamenta le condizioni in cui è venuto a trovarsi il suo comune.

Rimango allibito da quanto sta succedendo nel mio primo Comune della bassa valle, non vi parlo solo nel mio ruolo istituzionale di responsabile delle finanze e di vice sindaco ma anche come semplice cittadino di un piccolo comune che negli anni precedenti era amministrato da valide persone e imprenditori locali, che hanno saputo reggere le sorti e le finanze del paese in modo competente fino a fine 2016.
Onore anche ai vecchi sindaci degli anni settanta e novanta obbligati a barcamenarsi con le casse vuote facendo salti mortali per arrivare a fine mese.
Nel triennio 2017-2019, e le cifre lo dimostrano, a casse piene lasciate dai precursori c’è stata una totale mancanza di cognizioni basilari del dicastero finanze retto dalla sindaca Nicoletta Noi Togni con ricadute disastrose scaturite specialmente dal ramo edile dove era capitanata a quel periodo da una vice sindaca che la quale aveva il dicastero delle costruzioni. Ne fa specie, solo per citarne uno, il macabro spogliatoio vestito di volgare plastica che fa cattiva mostra al nostalgico Pascol Grand.

Trovo molto puerile certi attacchi per mezzo stampa a persone del paese che hanno avuto l’ardire di avanzare ufficialmente e in sedi appropriate delle critiche e rimostranze per la cattiva gestione. Il tutto forse sotto la cornice del “colpirne uno per educarne tanti” specialmente se giovane, oppure è solo l’ultimo canto del cigno/a ?

Le denunce penali e le purghe, ne fa specie la storia, non hanno mai portato a nulla di positivo o costruttivo e lasciamole ad altri regimi.

Consapevoli che ci troviamo alle soglie di importanti recuperi di crediti e decisioni proiettate nel futuro non abbiamo bisogno di spaccature e di egocentrismi sfrenati all’acceso e di esaltazioni mediatiche mai viste alle nostre latitudini per mezzo di redazioni compiacenti.

La politica non è solo comunicazione ma, cara sindaca, sono fatti concreti basati su risultati tangibili e non fantasie o presunzioni.

Il sottoscritto dal 1 gennaio ad oggi ha gestito il dicastero finanze, percorrendo le memorabili orme paterne che fu anch’egli municipale a S. Vittore, ho sempre amministrato i beni della popolazione in modo serio e del tutto consapevole che le finanze fluiscono dal sudore e dall’impegno dei nostri concittadini.
Vengo ora a conoscenza, sempre tramite stampa, che la sindaca ancora scavalcando il Municipio, ha sancito l’affido “de facto” delle finanze ad altri. Mi si dica chiaramente se e dove ho peccato o non ho rispettato, come lo hanno fatto altri suoi precedenti adepti, durante il mio attuale mandato in seno all’esecutivo.
Mi si forniscano dati e fatti concreti e non le solite bazzecole del tenore “ia dic cui de Coira”, È la pura verità che in contrasto con gli altri membri del Municipio mi sono opposto in modo determinato a certe spese inutili ed a preventivi che in qualità di responsabile dei conti comunali non ritenevo opportune.
Aggiungo inoltre che taluni progetti futuri di questo Comune sono delle esaltazioni di grandezza e frutto di estrema presunzione in esclusiva del capo di questo Esecutivo.

In qualità di responsabile sono stato, senza valido motivo, anche estromesso dalla gestione amministrativa probabilmente la causa della mia esclusione va addebitata alla profonda avversione che mi caratterizza ad essere servile.
Ritengo, come in tutti i Comuni che si rispettano, che qualsiasi incarico amministrativo e contabile va avvallato dal segretario che ne è il garante, affidare compiti delicati solo ad personam non si giustifica. Aumenti di carichi lavorativi, partiti al cinquanta per cento e che ora rasentano il tempo pieno e la loro retribuzione vanno messi a pubblico concorso dando a chiunque la possibilità di accedervi con un pubblico concorso.

La neoeletta, alla quale faccio i migliori auguri, se il suo status, rientra nei dettami della legge che prevede delle condizioni ben precise e vincolanti per ogni cittadino che assume una carica entri pure in Municipio ma si accontenti di cosa le passa ora il convento e di non immaginare di scavalcare competenze già legalmente attribuite e consolidate.
Auguri al municipale entrante, ci rallegra il fatto che possiede competenze specifiche nel ramo delle costruzioni e non ci affidiamo quindi come nella passata legislazione a municipali improvvisatori e profani.

A certa stampa e redattori finanziati con mezzi pubblici, suffragati da eminenze grigie, che pubblicano in modo unilaterale notizie e fatti raccattati da fonti-mate escludendone altri, per buona sorte ci sta già pensando il Parlamento Federale.

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Le religioni sono strade diverse che portano allo stesso punto. Che importa se facciamo strade diverse, finché raggiungiamo tutti la stessa meta?

Gandhi

 
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