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Regionale
giovedì 1 luglio 2021.
“La lancetta farà un solo giro”
di Lino Succetti

Un bel racconto e viaggio nel tempo ricco di squarci di storia e leggende della nostra regione.

Bene ha fatto Tiziano Martinelli, autore – curatore del prezioso volume di 200 pagine “La lancetta farà un solo giro”, pubblicato da l’Asociazion Culturala Roré - San Vitor, fresco di stampa e ben illustrato e impaginato da Aurora Volkart, a elaborare una storia narrante le avventure di un fantastico viaggio nel tempo passato, in territorio di San Vittore e Roveredo, compiuto da un ragazzo dei nostri giorni grazie ad un incantesimo nello stile del tempo che fu.
Ciò per censire e raccogliere in un diario di viaggio tradizioni, costruzioni storiche, descrizioni del nostro territorio e relative leggende per consegnarle, dimostrando che il passato può e qualche volta deve essere dissepolto e attualizzato, e dedicandole a tutti quelli che vivono la modernità senza scordare la loro identità e a tutti i cultori e simpatizzanti delle nostre tradizioni.
Come commentato dall’autore stesso, da sempre aggiungiamo noi molto attento al ricco patrimonio di costruzioni, tradizioni e di memorie popolari, “nel libro lui racconta una storia, ma la vera Storia sottolinea che l’hanno studiata altri e come indicato nei riferimenti presenti nel libro lui ha attinto a piene mani alle loro pubblicazioni, stampe, illustrazioni e fotografie. Le leggende riportate nel romanzo, che sono poi alla base del progetto, precisa Martinelli, sono state raccolte dall’indimenticato maestro Lino Losa”.
Un viaggio quello proposto da Martinelli per coinvolgere il lettore e ricordarci che è importante capire cosa siano le tradizioni, le radici storiche, un ricco patrimonio di tradizioni e di memorie popolari che ha prodotto una cultura locale viva e articolata e per saper poi farle almeno in parte rivivere come nel volume “La lancetta farà un solo giro” ma, sembra dircelo tra le righe, anche direttamente con mirati interventi sul territorio (si pensi ad esempio alla storica “strada di Maria Teresa”) in una regione che accoglie sempre più nuove culture e nuovi stili di vita, un amalgama tra presente e passato sicuramente arricchente e da portare avanti con buon senso, collaborazione e progettualità a livello locale e regionale.
Con il suo libro Martinelli ci consegna e ci fa conoscere segmenti importanti della civiltà e della storia locale, non li elenchiamo qui per lasciare al lettore la loro scoperta, una memoria di alcuni momenti passati in parte ormai solo ricordi degni di essere conosciuti e interpretati con i loro pregi e difetti ma pure altri con artigli che possono aggrapparsi anche al presente, mantenendo in vita e lottando contro il degrado e la dimenticanza di quanto resta ancora oggi sul territorio quale testimonianza storica sia in piano che in montagna. Un filo insomma che, possibilmente senza ripiegamenti nostalgici, deve legare il nostro essere presente al passato, come individui e come comunità, indigeni e turisti compresi.
In questo orizzonte il libro di Tiziano Martinelli offre insomma un prezioso contributo di squarci di storia locale condito da relative leggende e dunque deve essere accolto e letto con simpatia e gratitudine.

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Le religioni sono strade diverse che portano allo stesso punto. Che importa se facciamo strade diverse, finché raggiungiamo tutti la stessa meta?

Gandhi

 
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