sabato 10 luglio 2021.
Gli attacchi dei lupi agli animali da reddito sono diminuiti
(ats) Nei Grigioni quest’anno il numero di attacchi ad animali da
reddito ad opera dei lupi è diminuito. L’organizzazione
ambientalista Gruppo Lupo Svizzero (GLS) attribuisce questo
risultato al netto miglioramento delle misure di protezione delle
mandrie.
Nella prima metà del 2021, nei Grigioni si sono registrati sei
attacchi di lupi con uccisioni di animali da allevamento. In
pratica si tratta unicamente di pecore. È quanto è stato comunicato
oggi dal GLS. Nello stesso periodo dell’anno precedente si era
riscontrata una quindicina di attacchi operati dai lupi.
Se nel 2020 la maggior parte delle incursioni predatorie si era
verificata in Val Surselva, negli ultimi sei mesi il numero si è
ridotto della metà proprio in questa regione grigionese in cui vive
la maggior parte dei lupi.
Il GLS sottolinea la diminuzione degli attacchi mortali, anche se
la popolazione di questi grandi predatori è in continua crescita.
L’organizzazione ambientalista scrive che "la significativa
diminuzione degli sbranamenti va accreditata ai grandi sforzi
profusi dai proprietari di bestiame nella protezione delle
mandrie".
Un uso molto più frequente di cani da guardia e un numero crescente
di recinzioni sono state le misure efficaci adottate nella
Surselva. La quantità di greggi di pecore e capre protette con cani
da guardia è aumentata del 50% rispetto all’anno precedente.
Inoltre, sono state utilizzate molte più recinzioni protettive.
"La protezione del branco con cani e recinti adatti provoca una
massiccia riduzione degli sbranamenti". Secondo il GLS anche altre
regioni potrebbero beneficiare dell’esperienza maturata in Val
Surselva perché la diffusione del lupo è in continuo aumento pure
altrove.
L’Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni ha in sostanza
confermato a Keystone-ATS le cifre citate dal GLS. Tuttavia, il
responsabile della comunicazione Marc Hosig ha spiegato che il
numero di animali uccisi non è diminuito proporzionalmente al
numero di attacchi. In questo caso la riduzione sussiste, ma è
minore rispetto a quella degli attacchi.
Hosig ha sottolineato inoltre che non era del tutto chiaro a cosa
fosse dovuta la diminuzione degli attacchi. Spiega che oltre alla
protezione delle mandrie, anche altri fattori possono giocare un
ruolo, come le condizioni meteorologiche oppure la disponibilità di
animali selvatici.
Martedì scorso l’Associazione svizzera per la protezione del
territorio dai grandi predatori (APTdaiGP) aveva emanato delle
dichiarazioni con posizioni opposte, contenute in una lettera alla
consigliera federale Simonetta Sommaruga. L’associazione aveva
denunciato "un forte aumento degli attacchi mortali contro greggi
di pecore protette" nei Grigioni e in altri cantoni. Si era
descritta una situazione nelle zone colpite che minacciava di
andare completamente fuori controllo.

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