mercoledì 14 luglio 2021.
Fair Play - Please
Il fair play, gioco corretto, è un modo di essere, di pensare e di agire che nacque, guarda caso, in Inghilterra nell’Ottocento e che viene comunque disatteso all’occasione da chi non sa digerire le sconfitte o vuole intimorire gli avversari!
Anche il gioco del calcio, così come lo conosciamo, è nato in Inghilterra e quindi questo Paese a rigore, non nel senso di penalty, ma di logica dovrebbe essere il faro che illumina e guida le menti di tutti quelli che praticano sport e non solo! Capita però che proprio quelli che dovrebbero dare il buon esempio sia per dovere di ospitalità che per le regole di buona creanza stabilite da loro stessi, al momento opportuno, o magari meno opportuno, si lascino andare ad esternazioni ed atteggiamenti quanto meno discutibili o addirittura violenti!
I tifosi che fischiano l’inno nazionale degli avversari rappresentano uno spettacolo poco edificante ma la squadra, allenatore compreso, che si toglie la medaglia d’argento dal collo con fare sprezzante dà un misero spettacolo!
Non è colpa di nessuno se l’Inghilterra è arrivata seconda, i giudizi sono unanimi e l’Italia ha pienamente meritato di vincere sia per la partita in se stessa sia per tutto quello che l’ha preceduta!
Arrivare ad una finale e perdere da una squadra che ha dimostrato di essere la migliore non è una vergogna ma un vanto (Berrettini insegna) e la squadra che ha vinto, vincendo non si è macchiata del reato di lesa maestà!
Tra l’altro, a questo proposito, anche il comportamento dei reali presenti è stato poco "correct" e se sul comportamento del popolo si poteva anche chiudere un occhio su quello delle teste coronate no e poi no!
Chi per meriti suoi o per eredità occupa i posti più alti ha il dovere di usare il fair play come regola di vita o dobbiamo purtroppo dare ragione ai latini quando dicevano; qualis pater, talis filius...!
Giuseppe Russomanno
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