sabato 31 luglio 2021.
Gioco d’azzardo e indebitamento
Quando si parla di forme più o meno gravi di comportamenti problematici o patologici da gioco d’azzardo, il pensiero vola immediatamente alle questioni legate a una gestione finanziaria che rischia di andare fuori controllo. Infatti, purtroppo, dipendenza e indebitamento possono essere spesso due facce della stessa medaglia.
Cosa succede nella mente di un giocatore patologico indebitato
Il primo passo nell’affrontare un problema di dipendenza è sicuramente quello di rendersi conto di avere un problema. Tuttavia, una persona che finisce per essere risucchiata quasi o completamente nella propria esperienza ludica, inizialmente non si rende conto di quanto denaro impiega per soddisfare le sue esigenze di gioco e non si preoccupa nemmeno dei debiti che via via vanno accumulandosi, poiché resta sempre convinta di poterli ripagare con le vincite.
Sostanzialmente, nella sua mente resta ancora ferma la convinzione che il gioco d’azzardo possa costituirsi come una forma di guadagno semplice e veloce. In questa fase, il giocatore non è ancora conscio di avere un problema, al punto che può rischiare di andare a coinvolgere anche altre persone o altre entità per ottenere dei prestiti. Sovente, chi è affetto da questo tipo di dipendenza non rovina infatti solo se stesso, ma può anche mettere fortemente in difficoltà il resto della sua famiglia, amici, colleghi, datori di lavoro, ecc., molto spesso anche con la speranza di essere prontamente aiutati dalle persone a loro vicine a risanare i propri debiti.
Si tratta semplicemente di esempi possibili e che riguardano un comportamento di gioco molto grave, ma che sono utili per comprendere come si rischi di innescare un circolo vizioso nel quale ogni nuovo prestito di denaro a un giocatore è solo l’occasione per permettergli di scommettere ancora. Questo fino al punto in cui egli non arriva a toccare il fondo: il debito accumulato è diventato tale da spingerlo a rendersi conto di avere un problema e a chiedere aiuto, in certi casi. In altri, invece, può subentrare un profondo senso di vergogna e inadeguatezza per la propria situazione che gli impedisce di rivolgersi direttamente a chi può fornirgli un sostegno e un aiuto adeguato, fornito da professionisti del settore. Nelle circostanze più rare, questa situazione può anche condurlo a prendere scelte disperate.
Prevenire è meglio che curare
Il gioco d’azzardo patologico, come visto, può essere alla base dello sviluppo di situazioni particolarmente sgradevoli che rischiano di coinvolgere più persone, arrivando talvolta a causare considerevoli danni psico-fisici e, soprattutto, finanziari. Per questo motivo la prevenzione diventa uno strumento necessario proprio per promuovere un modo responsabile di giocare e, quindi, per evitare di dover intervenire troppo tardi, quando ormai le circostanze hanno raggiunto livelli preoccupanti. In questo senso, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi relativi all’azzardo e ai suoi rischi permette alle persone di imparare a leggere determinati segnali e, eventualmente, ad accorgersi per tempo e aiutare qualcuno intorno a loro che assume un comportamento problematico o addirittura di tipo patologico, soprattutto sapendo che egli faticherà a rendersi conto da solo di esserne affetto.
Familiari e amici in primis, possono dunque sostenere la persona in difficoltà nel rivolgersi per tempo a enti preposti, come il GAT-P (che si occupa nello specifico di dipendenza da gioco d’azzardo anche attraverso l’ausilio di consulenze online e di percorsi mirati) o ad associazioni che seguono invece in maniera mirata ogni forma di indebitamento.
Chi può aiutare a gestire i debiti lasciati alle spalle
In Ticino sono presenti numerose associazioni pronte a offrire aiuto, che basano la loro attività sulla sensibilizzazione di tematiche relative all’indebitamento e alla gestione sostenibile del proprio budget per poter risarcire i debiti.
Il progetto ReBuS (Rete Budget Sostenibile) si occupa di promuovere e intervenire in situazioni di gestione problematica delle proprie finanze o di persone che si trovano di fronte a un eccessivo indebitamento. ReBuS offre consulenze di ogni tipo e corsi di formazione forniti da esperti e in collaborazione con altri enti ticinesi attivi in questo settore.
Lo stesso Cantone offre direttamente simili servizi per contrastare questa problematica. Attraverso il portale online “Il franco in tasca” è possibile accedere a tutte le misure cantonali di prevenzione per l’indebitamento eccessivo, quali consulenze gratuite, accompagnamento professionale, piani di rimborso o risanamento e assistenza nelle trattative con i creditori.
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