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Politica
venerdì 10 settembre 2021.
In risposta all’articolo apparso sul giornale la Regione del 27.08.2021

Ancora a proposito della probabile futura pista ciclabile San Vittore-Roveredo-Grono.

Ci tengo a precisare che, da sportivo attivo e padre di famiglia, mi trovo concorde alla realizzazione del progetto della pista ciclabile: andrebbe infatti a colmare una lacuna che tocca tutta Mesolcina. Tuttavia, a mio parere, il progetto doveva essere sviluppato a livello regionale o cantonale e non unicamente tra i tre Comuni della bassa valle coinvolti (San Vittore, Roveredo, Grono).
Uno dei problemi è il riparto tra i tre Comuni per il costo dell’opera, che mi trova in totale disaccordo. Si sarebbe dovuto trovare una chiave di riparto più equa e sostenibile: non accetto che per un progetto di tale importanza regionale San Vittore debba nuovamente “calare le braghe” e accollarsi la fetta di costi maggiore a favore degli altri Comuni vicini.
Inoltre, ribadisco che l’investimento discusso non è prioritario e molte domande su finanziamento, tracciato e iter procedurale espresse anche dalla Commissione di Gestione durante l’Assemblea Comunale sono rimaste senza risposta. Alle condizioni attuali, non posso condividere l’opinione che si tratti di un’opportunità, come invece asserito da diversi colleghi di municipio: investiamo in un’opera non prioritaria che pregiudica la realizzazione di altri importantissimi progetti per la nostra comunità come ad esempio la nuova scuola: ma stiamo scherzando?
Ho sempre sostenuto i progetti lungimiranti, ma non devono essere faraonici o dettati da incomprensibile voglia di “grandeur”. Non dobbiamo neppure dimenticarci che gli effetti del Covid non si sono ancora manifestati sulle entrate fiscali.
Attualmente le casse del nostro Comune di San Vittore godono di buona salute, ma basta qualche investimento poco ragionato per compromettere la gestione corrente del Comune. Mi chiedo infatti come faremo a sostenere il costo per una pista ciclabile pari a 2,09 milioni di franchi. Sia chiaro: oltre un 1,2 milioni rientreranno nella casse del Comune, ma nel frattempo bisognerà gestire scrupolosamente la liquidità a disposizione, considerando gli altri investimenti già votati dall’Assemblea che ammontano a circa 2 milioni.
Abbiamo una liquidità soddisfacente che potrebbe essere impiegata per ridurre il debito al 31.12.2020 ed essere ancora in grado di far fronte alla gestione corrente, pagare gli stipendi del personale e le spese vive, considerando la maggior uscita del 2021 di franchi 250’000 già messa a preventivo.
Sono del parere che se il nostro piccolo Comune dovesse fare tutti questi investimenti, avrà inevitabilmente un’evoluzione sfavorevole del tasso fiscale, che non potrà essere mantenuto a lungo all’attuale 75%. Infatti, ogni 100’000 CHF di perdita “pesa” il 5% sul gettito fiscale, che ammonta a circa 2 mio medi annui. Solo nel 2021, la perdita prevista di 250’000 CHF inciderà con un aumento sul tasso fiscale del 12.5%; il costo annuale previsto per la gestione della pista ciclabile sarà pari al 3.6% per i prossimi 40 anni!
Infine mi chiedo: dove troveremo i mezzi per poter far fronte al superamento del limite di debito pubblico di franchi 5’000 per cittadino, ossia 4’320’000 franchi al massimo, quando per la scuola saranno necessari 6’450’000 franchi, che a mio modo di vedere, tra dimenticanze e imprevisti, saranno ben più alti di quelli preventivati?

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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