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Fuori regione
giovedì 28 ottobre 2021.
Caccia alta: caldo ostacola cacciatori, ancora molti capi da abbattere

(ats) Il tempo mite e l’assenza di grandi nevicate hanno fin qui ridotto rispetto all’anno scorso il numero di animali abbattuti durante la caccia alta grigionese. Nel corso di novembre e dicembre in diverse regioni dovranno ancora essere uccise molte femmine di cervo e capriolo, scrivono le autorità retiche competenti.

L’Ufficio per la caccia e la pesca cantonale ha informato sull’andamento della caccia alta 2021, stilando un bilancio provvisorio. Le cifre sono sì inferiori al 2020, ma si situano sui livelli delle due annate precedenti, viene precisato in una nota.

Al momento, i cacciatori hanno ucciso 3181 cervi (4310 nel 2020), 2104 caprioli (2502), 2932 camosci (2975) e 30 cinghiali (19). I numeri sono dunque in calo in quasi tutte le categorie nonostante, si spiega nel comunicato, a seguito degli elevati effettivi di ungulati e del forte impatto della selvaggina sui boschi quest’anno la pressione venatoria sia stata di nuovo aumentata sensibilmente.

Con il caldo e senza neve, ha detto il capo dell’ufficio Adrian Arquint, sollecitato da Keystone-ATS, gli animali tendono a restare in alta quota e nei loro habitat estivi. Questi si trovano nel parco nazionale, in zone protette da divieti di caccia e nei Paesi confinanti: ecco perché rimangono fuori dalla portata dei cacciatori.

In tutte le regioni con molti conflitti bosco-selvaggina la quota di femmine da abbattere secondo il piano è stata incrementata. Per raggiungere l’obiettivo mancano dunque ancora migliaia di esemplari a cui sparare.

Concretamente, affinché il mandato possa essere soddisfatto, durante la caccia di novembre e dicembre sarà necessario abbattere altre 2469 femmine di cervo e i loro cuccioli. Un’ulteriore regolazione è necessaria pure per quanto riguarda i caprioli: nelle intenzioni il destino è quindi segnato per 282 femmine e i loro piccoli nati quest’anno.

L’Ufficio per la caccia e la pesca grigionese mette però le mani avanti, definendo "impegnativo" il completamento dei piani per il 2021, anche perché le condizioni climatiche giocheranno un ruolo importante. Le autorità sottolineano infine che un bosco di protezione sano e ben strutturato garantisce in maniera duratura la sicurezza della popolazione: la diminuzione degli effettivi di ungulati fornisce in questo senso un contributo decisivo.

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Chiusa in casa

Chiusa in casa
mia madre
tagliava e cuciva camicie:
le cose imparate nel giovane sogno
divennero pane, formaggio ed alici.
Mio padre era morto da un anno.
Noi tre portavamo più avanti
una guerra finita.


Vito Maida (poeta soveratese, 1946/2004) 
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