martedì 14 dicembre 2021.
Sostegno ricevuto soddisfa pompieri e protezione civile
(ats) Le persone attive nella milizia del corpo pompieri e della
protezione civile nei Grigioni sono fondamentalmente soddisfatte
del sostegno dei loro datori di lavoro. Tuttavia, viene
sottolineato uno scarso incoraggiamento e il reclutamento resta
complicato.
È quanto emerge da uno studio condotto dalla Scuola universitaria
professionale dei Grigioni, in cui si esamina la compatibilità fra
lavoro e impegno nei pompieri e nella protezione civile. Queste due
organizzazioni, si legge in una nota odierna, hanno mostrato il
loro valore aggiunto in numerosi interventi, come la crisi del
coronavirus, la frana di Bondo e gli incendi boschivi nella
Mesolcina.
Stando all’inchiesta, due terzi degli intervistati del corpo dei
pompieri e un terzo dei membri della protezione civile ricevono
supporto dal proprio datore di lavoro. Esso si manifesta in varie
forme, fra cui orari ridotti e flessibili e scarsi ostacoli
amministrativi.
I datori di lavoro si mostrano spesso accondiscendenti e la
soddisfazione nei loro confronti va da una valutazione di buono a
una di molto buono. Malgrado ciò, a sorprendere è lo scarso
incoraggiamento ricevuto. Solo poco meno del 20% dei vigili del
fuoco e del 10% dei militi della protezione civile sono stati
spronati in modo proattivo dai datori di lavoro per il loro
impegno.
Un’altra questione critica è quella del reclutamento. Per quanto
riguarda i pompieri, nei Grigioni assumere personale dirigenziale,
soprattutto nelle regioni periferiche, è una sfida. La protezione
civile è minacciata in futuro da sensibili carenze nell’effettivo a
causa della modifica della relativa legge federale.
Al fine di rendere più attrattivo l’impegno e quindi di aumentare
la disponibilità a prestare servizio nei quadri, gli intervistati
appoggiano in particolare alcune misure. L’espansione degli
incentivi finanziari è per esempio visto come uno dei mezzi più
efficaci in questo senso. I membri della protezione civile vedono
inoltre di buon occhio un maggior coinvolgimento di donne e
stranieri.
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