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Lettere dei lettori
sabato 1 gennaio 2022.
Ma che dialogo e dialogo: azioni come quelle del CSOA devono essere bandite dalla città!

La (ri)occupazione dell’ex-macello da parte dei molinari dovrebbe avere aperto gli occhi anche ai cittadini più accondiscendenti nei confronti delle loro rivendicazioni. E fra questi si conta anche l’UDC Lugano, la quale ha sempre affermato la massima disponibilità nei confronti dei giovani e delle loro associazioni che facciano richiesta di spazi nei dovuti modi e nel rispetto della legge.

Ma qui non ci troviamo di fronte a giovani che legittimamente rivendicano degli spazi per attività ricreative e culturali, bensì a un branco di mascalzoni che – forti dell’immunità garantita loro fino all’anno scorso da un’autorità cittadina senza polso - tenta di imporre la sua ingombrante presenza infrangendo consapevolmente la legge e l’ordine.
E di fronte a questo palese atto intimidatorio, fa specie sentire ancora dei Municipali e Consiglieri comunali parlare di «dialogo», e ancora peggio, invertire causa ed effetto pretendendo che a impedire questo «dialogo» - che, peraltro invano e certamente non per colpa del Municipio, si sta cercando da ormai 25 anni – sia stata l’azione di sgombero e non viceversa. L’UDC Lugano approva totalmente l’operazione di sgombero effettuata dalla Polizia e auspica che sia l’inizio di una linea di «tolleranza zero» con cui l’Esecutivo risponderà a ogni provocazione dei facinorosi del Mulino.
Interventi senza remore da parte della polizia ogni qualvolta l’ordine pubblico venga turbato e denunce penali per ogni infrazione. Ogni manifestazione non autorizzata va stroncata sul nascere, si deve togliere ai «rivoltosi» - perché di nient’altro si tratta – il senso d’immunità che si è consolidato negli anni.
Devono capire che la ricreazione è finita.
Nel contempo, l’UDC Lugano è dispiaciuta della mancanza di coesione e di collegialità che sembra regnare in seno al Municipio della città. Non è accettabile che l’esecutivo decida di dare delega al sindaco di gestire la situazione, per poi trovare – a decisione di sgombero presa – un paio di municipali a parlare, naturalmente di fronte agli organi mediatici, di «dialogo» e di «finestre aperte alla discussione». Va bene che non è mai troppo presto per iniziare la campagna elettorale, ma un po’ di coerenza non guasterebbe.
Infine, l’UDC Lugano ricorda che è tuttora in corso la raccolta delle firme per la petizione (www.udc-lugano.ch/adessbasta) che chiede che sul suolo cittadino siano concessi spazi e supporto esclusivamente ad attività autogestite che rispettino rigorosamente la legge, il che significherebbe la definitiva messa al bando del CSOA o l’adeguamento di quest’ultimo alle norme di legge.

Sezione UDC Lugano

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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