domenica 2 gennaio 2022.
Fatturato degli impianti di risalita quasi al livello del 2019
(ats) Il fatturato degli impianti di risalita grigionesi
dall’inizio della stagione al 31 dicembre è quasi tornato al
livello del 2019, dopo il calo del 22,8% registrato l’anno scorso.
Per l’associazione Bergbahnen Graubünden (BBGR) questo dimostra che
la strategia di aperture controllate funziona.
Nonostante il Covid e le condizioni climatiche non sempre ideali,
soprattutto gli ospiti svizzeri sono rimasti fedeli ai Grigioni,
afferma un comunicato odierno. Stando al monitoraggio effettuato
dall’associazione, si è registrato un aumento del 28,6% rispetto
allo scorso anno (+23,2% rispetto alla media su cinque anni) di
ospiti che praticano sport sulla neve. Il fatturato degli impianti
è aumentato del 27,8% (media di 5 anni 18,3%).
Anche le vendite nel settore della gastronomia hanno registrato uno
sviluppo positivo. Lo scorso anno i ristoranti sulle piste erano
chiusi e gli ospiti si sono dovuti accontentare di soluzioni da
asporto, non sempre gradevoli quando fa molto freddo, sottolinea la
nota
L’incremento è stato registrato soprattutto nel periodo
prenatalizio grazie alle eccellenti condizioni della neve,
all’anticipo delle vacanze scolastiche in alcuni cantoni e alla
possibilità di telelavoro nelle abitazioni di vacanza. La stagione
festiva vera e propria invece è stata nella media.
Secondo Martin Hug, presidente di Bergbahnen Graubünden, l’aumento
degli ospiti dimostra quanto sia importante fare movimento
all’aperto, soprattutto durante la pandemia, e i concetti di
protezione hanno permesso loro di praticare sport sulla neve in
maniera ordinata e controllata. Gli sport invernali si svolgono
all’aperto, dove i rischi di contagio sono inferiori.
Per il settore è importante che le autorità pubbliche, in caso di
adozione di nuove misure, tengano conto non solo del numero di
nuovi casi, ma si basino soprattutto sull’occupazione dei reparti
di terapia intensiva. "Gli impianti di risalita grigionesi sono il
motore del turismo invernale e sono naturalmente pronti a reagire
in modo flessibile alla situazione epidemiologica e a dare il loro
contributo per superare la crisi", conclude Martin Hug.
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