Un Paese è libero se i media, che sono l’espressione delle varie sensibilità del popolo ancor più della politica, possono esprimersi liberamente. Sciopero per il Clima sottolinea che la discussione e l’informazione pubblica hanno un ruolo decisivo nella lotta contro la crisi climatica. È importante che esperte e esperti possano informare in modo regolare, professionale e indipendente la popolazione sulle cause e le conseguenze dei cambiamenti climatici.
Yannick Demaria, membro del Coordinamento, afferma:
“Dobbiamo coltivare responsabilmente questo bene democratico, anche dove esiste il pericolo - come da noi - che sia cancellata la varietà delle voci, soprattutto locali, dalle concentrazioni mediatiche, economiche e di potere collocate dentro e fuori il Paese.”
Con convinzione, Sciopero per il Clima, ritiene dunque che grazie a questo pacchetto di misure in favore dei media l’intera informazione beneficerebbe di maggiore indipendenza e maggiore stabilità nel mondo mediatico. Un medium che dipende fortemente oppure sopravvive, come spesso accade, grazie alla pubblicità, agli sponsor e alle condivisioni non può evidentemente fornire un’informazione libera e svincolata da interessi privati. Con maggiori contributi destinati ai media si potranno così aumentare gli investimenti per la produzione di contenuti autonomi.
Niccolò Mazzi-Damotti, membro del Coordinamento, dichiara:
“Il pluralismo mediatico è uno strumento fondamentale nella lotta contro la crisi climatica poiché aumenta la consapevolezza da parte della società sul problema in questione. L’espressione del popolo è sempre vincolante; ma che senso ha se non affermata da fatti e influenzata dall’opinione di chi possiede il potere sui media?”
Le persone hanno bisogno di informazioni fornite da media onesti, affidabili e attenti!
Per il Coordinamento Sciopero per il Clima,
Yannick Demaria, 079 839 02 40, yannick.demaria@bluewin.ch
Niccolò Mazzi-Damotti, 079 303 14 74, niccolo.mazzidamotti@gmail.com