sabato 5 febbraio 2022.
Una bufala colossale sul volantino dell’Associazione “NO ai media finanziati dallo Stato”
Syndicom ai politici italofoni associati al volantino: rettificate la bufala dei 178 miliardi !!!
Nei giorni scorsi è stato recapitato in tutte le case un flyer pubblicitario contro il pacchetto di aiuti ai media, in votazione il prossimo 13 febbraio.
Il volantino contiene molte imprecisioni e insinuazioni nonché una bufala colossale: nel titolo in grassetto si legge che “per i media privati svizzeri sono previste nuove sovvenzioni pari ad un importo di 178 miliardi all’anno”. Che, nelle pagine successive del flyer, si “limitano” a 178 milioni.
Il pacchetto su cui si voterà il 13 febbraio è chiaro, non può dare adito a interpretazioni di sorta. La riforma prevede vari aiuti (soprattutto sovvenzioni indirette tramite la riduzione delle tariffe d’invio postale) per un massimo di 151 milioni di franchi annui per 7 anni.
La cifra di 178 miliardi è un errore clamoroso! Non sappiamo se voluto o meno. Quello che sappiamo è che negli stessi flyer distribuiti in tedesco e in francese, anziché 151 milioni, sono comunque indicati “178 milioni” (e non miliardi come sul flyer in italiano).
Errori di questo tipo non sono tollerabili e nuocciono al dibattito democratico sull’oggetto in votazione!
Syndicom, il sindacato dei media e della comunicazione chiede ai politici italofoni, associati a questo volantino, di rettificare pubblicamente le cifre erroneamente indicate!
Il volantino, suo malgrado, ha un pregio: mostra l’assoluta necessità del sostegno ai media indipendenti e attivi a livello regionale. Oltre alla fake news dei 178 miliardi, la versione italofona del manifesto presenta diverse anomalie linguistiche che non sono degne di un’informazione di qualità. Si fa ad esempio riferimento ai “presidenti di tutti i partiti civili” che dicono No alla legge sui media. Partiti civili? E i partiti che sostengono la legge sono forse incivili? Errori di questo tipo potrebbero essere la prassi quando i giornali di una minoranza linguistica scompariranno.
Anche per queste ragioni Syndicom invita a votare un Sì convinto il prossimo 13 febbraio.
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