Unendo i due termini "Swiss" e "Sustainable", Svizzera Turismo ha
coniato il termine "Swisstainable" per sottolineare una visione
ambiziosa e un ruolo pionieristico in questo ambito. L’obiettivo è
quello di fare della Confederazione la destinazione turistica più
sostenibile al mondo. Così ha spiegato oggi Letizia Elia, membro
della direzione di Svizzera Turismo, nel corso di una presentazione
online a cui ha partecipato una sessantina di persone, fra
operatori turistici, artigiani e commercianti della Valposchiavo.
Secondo l’ente di diritto pubblico chiamato a promuove la domanda
di viaggi e vacanze nella Confederazione, in Svizzera si vive ormai
da anni una sostenibilità autentica: "Si può nuotare nei fiumi
delle città." Su scala globale, il paese si piazza costantemente ai
primi posti di rinomate classificazioni. Si tratta di risultati,
così Elia, di cui però molti ospiti non sono a conoscenza, specie
se stranieri.
La nuova strategia di sostenibilità di Svizzera Turismo mira a
cambiare questa situazione per distinguersi nettamente dalla
concorrenza. Il programma "Swisstainable" diventa anche marchio di
qualità, a cui possono partecipare tutti i fornitori di servizi
legati direttamente o indirettamente al settore turistico.
Valposchiavo turismo ha deciso di aderire al programma, e quindi di
impegnarsi a rispettare le indicazioni previste dal nuovo marchio,
preservando l’ambiente per le generazioni future.
Un marchio in più
Il marchio "Swisstainable" non rischia di andare semplicemente a
sommarsi ad altri già presenti e affermati, come UNESCO, biosuisse,
100% Valposchiavo, GraubündenVIVA? Elia ha risposto a Keystone-ATS
che "l’obiettivo principale del programma è quello di orientare
meglio gli ospiti di tutto il mondo e dar loro informazioni
concrete, una specie di guida nella ’giungla’ dei marchi turistici.
Allo stesso tempo, l’attenzione è rivolta anche alla Svizzera e al
suo sviluppo sostenibile".
Sviluppato da Svizzera Turismo, in collaborazione con l’università
di San Gallo, il programma "Swisstainable" non rappresenta un nuovo
certificato, ha spiegato Elia. "Si basa invece su certificati e
attestati già esistenti nel campo della sostenibilità. Sono stati
creati tre livelli di adesione per classificarli e permettere una
comprensione migliore."
"Se non è zuppa è pan bagnato", ha rimarcato Keystone-ATS,
chiedendo se "Swisstainable" non sia un "certificato che certifica
i certificati" già esistenti. Elia ha ribadito che più che di un
certificato, si tratta di una campagna di marketing e un contributo
alla sostenibilità in generale nel settore turistico.
Oltre 700 operatori in Svizzera
In Valposchiavo, accanto al locale ente turistico, finora ha
aderito un’azienda, ma secondo Svizzera Turismo dopo la
presentazione odierna il numero è destinato a crescere in fretta.
La destinazione turistica San Bernardino-Mesolcina-Calanca non si è
ancora attivata, la Bregaglia finora soltanto con un’azienda,
mentre in Engadina sono finora una dozzina.
Nei Grigioni sono intanto 73 gli operatori turistici che si
fregiano dell’etichetta "Swisstainable". In Svizzera se ne contano
già oltre 700.