Nell’agosto del 2019 il Parlamento retico aveva accolto una mozione
del Granconsigliere Tobias Rettich (PS Fünf Dörfer) che chiedeva
l’introduzione dell’interpretazione simultanea durante i dibattiti
del Legislativo dei Grigioni, all’insegna di una sano, vivo e
concreto trilinguismo cantonale. Nella sessione di dicembre del
medesimo anno il Gran Consiglio aveva approvato all’unanimità una
decisione diretta che permetteva l’immediata creazione di una
commissione ad hoc.
Nel suo lavoro la commissione ha elaborato due varianti. La
"Variante minima" - quella sostenuta dalla commissione ad hoc -
prevede l’interpretazione dall’italiano al tedesco e viceversa, dal
romancio al tedesco e dal romancio all’italiano. Le interpretazioni
sono pubblicamente fruibili sia all’interno della sala del Gran
Consiglio che in streaming. La "Variante massima", quella scartata
per motivi logistici, finanziari e pratici, prevedeva invece la
completa interpretazione simultanea bidirezionale nelle tre lingue
cantonali.
Considerando che i deputati romanci conoscono molto bene la lingua
tedesca, la "Variante minima" rappresenta la soluzione migliore e
più ragionevole. Ne sono convinte anche le due organizzazioni
linguistiche grigionesi Lia Rumantscha e Pro Grigioni Italiano.
Nel suo intervento il deputato Rodolfo Fasani (Centro Mesocco) ha
spiegato per bene la differenza fra traduzione e interpretazione.
Essendo un lavoro svolto in simultanea, bisogna infatti parlare
d’interpretazione e non di traduzione. Proprio in questo contesto è
stata necessaria anche una precisazione a livello legale:
"Eventuali errori oppure un guasto parziale o totale del servizio
d’interpretazione non hanno alcun effetto giuridico sugli oggetti
trattati".
Nella seduta odierna, Il Gran Consiglio retico ha approvato il
progetto "Variante minima" e il suo finanziamento con 88 voti a
favore, 14 contrari e 1 astenuto.
I costi del trilinguismo in Parlamento
L’allestimento dell’infrastruttura necessaria, compreso
l’adeguamento del sistema audio attuale, prevede un costo iniziale
complessivo di 1,17 milioni di franchi. I costi ricorrenti annuali
legati ai servizi di traduzione simultanea ammontano a circa
144’000 e corrispondono a 24’500 franchi per ogni sessione
parlamentare. Vanno inoltre aggiunti anche circa 30’000 franchi per
l’aumento dei lavori di trascrizione dei dibattiti curati dalla
Cancelleria dello Stato.
Effetti collaterali
Il messaggio presentato nella seduta odierna del Parlamento retico
si sofferma anche su aspetti che possono sembrare di effetto
collaterale, ma che vanno considerati seriamente. L’introduzione
dell’interpretazione simultanea permetterà di cogliere la presenza
della lingua italiana e di quella romancia come una consuetudine
all’interno dei dibattiti parlamentari.
Questo servizio potrà interessare anche ai media, i quali potranno
far capo direttamente agli interventi parlamentari nella lingua
originale oppure nelle interpretazioni. Inoltre la comunicazione
nelle tre lingue cantonali potrà favorire l’interesse dei cittadini
alla politica e magari convincere a candidarsi anche quei cittadini
o quelle cittadine di lingua romancia o italiana che non si sentono
sufficientemente competenti nella lingua di Goethe.
Il servizio d’interpretazione simultanea nel Gran Consiglio retico
sarà operativo a partire dalla sessione di ottobre 2023. Si tratta
di un evento storico, quello di oggi. Il primo tentativo di
introdurre l’interpretazione simultanea risale a ben 32 anni fa su
iniziativa dell’allora Gran Consigliere di Coira Andrea Bianchi.