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martedì 3 maggio 2022.
Perché ho deciso di ricandidarmi?
di Paolo Papa, Granconsigliere della Calanca
Qualche giorno fa ho incontrato un amico che, a conoscenza della mia ricandidatura come Granconsigliere
per il circolo di Calanca, mi ha chiesto: “Ma chi te lo fa fare?” Non ho risposto sul momento, pensando però
che la domanda fosse legittima. Provo a farlo ora, sapendo che interessa anche a altri.
Appartengo alla generazione che, contrariamente alle difficoltà dei giovani d’oggi di inserirsi nel mondo del
lavoro, io non ha avuto grosse difficoltà a trovare un impiego. Mi considero per questo fortunato, anche
perché mi sono occupato di attività che mi hanno appassionato e l’impiego stesso era tra i miei hobby
preferiti; l’aviazione. In politica ho sempre partecipato attivamente e regolarmente alle discussioni. In Gran
Consiglio ho fatto interventi su argomenti che riguardano l’italiano e su temi con ricadute finanziarie o
conseguenze politiche per la nostra regione o per tutto il Grigionitaliano.
Da tre anni sono presidente della Deputazione grigionitaliana in Gran Consiglio, consesso che raggruppa i
Granconsiglieri del Grigioni italiano di tutti i partiti. Abbiamo raggiunto buoni traguardi strategici per le
minoranze di lingua italiana. Grazie agli interventi, assieme al presidente Maurizio Michel, come membri
della Commissione di Politica e Strategia Statale, siamo riusciti a inserire nel programma del Governo 2021-
2025 degli incarichi che vanno a favore del sostegno per il trilinguismo, non dimenticando i posti
decentralizzati dell’amministrazione cantonale.
A livello regionale sono presidente del Centro culturale Cascata e della Federazione distrettuale dei
cacciatori, sono membro di Comitato nell’Ente Turistico Regionale del Moesano, sono nell’Associazione
cantonale dei Cacciatori Grigionesi, faccio parte del Promovimento Prodotti Regionali del Moesano, del
Comitato Festival Demenga. Sono molto impegnato nello sport del tiro e recentemente anche membro del
Comitato di organizzazione del “Tiro Cantonale Grigioni 2024”. Questa manifestazione coinvolgerà
attivamente le quattro società di tiro del Moesano e porterà nel Moesano ca. 1200-1500 persone sull’arco
di tre fine settimana nel giugno 2024, con degl’introiti non indifferenti per tutta la Regione.
Ricandido perché voglio continuare a impegnarmi sulle tematiche che nella prossima legislazione sono di
particolare interesse per le regioni periferiche, come la pianificazione del territorio, la sfida energetica e
climatica, e il rinnovo dei canoni d’acqua, la decentralizzazione dei posti di lavoro e lo sviluppo economico
delle nostre valli, la regolazione dei grandi predatori e come sempre la difesa dell’italiano.
Mi candido anche perché in questi anni ho compreso che in politica c’è bisogno di piccoli gesti, di umiltà e
principalmente di dialogo. È importante sostenere l’italiano, ma sapersi esprimere in tedesco con i colleghi
che purtroppo hanno poche conoscenze dell’italiano, rimane fondamentale per un Granconsigliere che
voglia espletare seriamente il proprio mandato.
Cosa mi piacerebbe venisse realizzato in Calanca
Riuscire a far passare in Gran Consiglio delle proposte è molto più impegnativo e più complesso di quanto si
possa credere, poiché si deve tenere in considerazione che queste dovrebbero rappresentare un interesse
generale per tutto un Cantone o, almeno avere delle ricadute nelle diverse realtà regionali.
Il progetto di fusione dei Comuni della Calanca a corto/medio termine va sicuramente inizializzato. Qui mi
aspetto da tutti i Municipi un senso di responsabilità, di coerenza e di reciproca comprensione e accettazione.
In questo progetto tutti i comuni dovranno cedere qualcosa, ma la Valle, se il progetto va in porto, ne
trarrebbe un grande vantaggio.
In questo periodo dove l’interesse politico è rivolto ad altri argomenti, ritengo per esempio totalmente
inopportuno e fuori luogo le argomentazioni e le dichiarazioni sulla stampa della scorsa settimana, dove per
sviare le vere intenzioni, per salvare capre e cavoli su dichiarazioni avventate e sprovvedute, per un puro
scopo partitico e per non perdere consensi nelle imminenti elezioni del Gran Consiglio, si fa di tutto per
abbagliare i cittadini. Ma lasciamo perdere, sono sicuro che i cittadini della Calanca sono ancora in grado di
discernere, ragionare e soppesare!
Per la Calanca sarebbe bello favorire il dialogo tra gli enti statali e gli imprenditori già presenti in valle al fine
di poter migliorare la reciproca collaborazione e disponibilità. È di capitale importanza poter incrementare
in valle dei progetti a favore del turismo e dell’agroturismo, che va di pari passo con il sostegno e
l’istituzione del Parco Val Calanca, un progetto di successo che darà un’enorme visibilità, un segnale di
lungimiranza e di imprenditorialità della valle Calanca. L’industria in generale ha ancora un buon margine di
impieghi da sfruttare in Calanca: le cave, le imprese di costruzioni le varie professioni artigianali, la
gastronomia e hotelleria e soprattutto l’escursionismo e il turismo lento legato alla natura, possono offrire
egli ottimi posti di lavoro. Non è da dimenticare inoltre che, già oggi, dopo la pandemia, per alcuni
impiegati è possibile lavorare da casa, almeno per qualche giorno alla settimana grazie al telelavoro.
Disporre della banda larga in Calanca sarà anche una sfida! Notiamo che sempre più ditte da fuori valle o
fuori cantone eseguono commesse anche importanti in valle; perché non istaurare qualcosa nostro!
In che modo potrei rendermi utile per il Moesano
Negli ultimi anni ho toccato con mano i problemi delle persone ed ho operato mettendo come priorità
l’ascolto, convinto che questo sia l’unica via per trovare delle soluzioni. Credo che questa debba essere la
pratica quotidiana del vivere la comunità e che per farlo sia necessario che tutto il Moesano cambi passo.
Un passo veloce, obbligato dai mutamenti sociali, ritmato per far fronte alla crisi economica, ma calibrato
per cogliere tutte le opportunità.
Un passo diverso rispetto a ciò che è stato, conscio del cammino fatto e pienamente consapevole del
percorso da intraprendere. L’esperienza mi ha convinto che i Granconsiglieri devono stare vicino al
cittadino, aprirsi al confronto e all’ascolto è fondamentale, anche quando questi non mostrano consenso o
apprezzamento, perché solo così si può trovare il coraggio di scegliere, ma anche l’UMILTÀ di cambiare
quando si capisce di aver sbagliato.
Assieme agli altri membri della Deputazione e con l’istaurarsi di un dialogo costruttivo con i sindaci con le
Associazioni Arti e Mestieri e Commercianti del Grigionitaliano vorremmo contribuire nella collaborazione
tra Comuni, Regione e Cantone far diventare anche il Moesano una regione vicina ai cittadini, che si prende
cura di tutti, una regione in cui sia bello lavorare e vivere , in cui le giovani coppie possano formare una
famiglia; un territorio nel quale per i bambini sia facile crescere e avere un’istruzione adeguata e per gli
anziani sia piacevole invecchiare.
Con questo spirito e questa determinazione ho deciso di candidarmi e ringrazio di cuore i calanchini che
vorranno sostenermi.
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Chiusa in casa
Chiusa in casa
mia madre
tagliava e cuciva camicie:
le cose imparate nel giovane sogno
divennero pane, formaggio ed alici.
Mio padre era morto da un anno.
Noi tre portavamo più avanti
una guerra finita.
Vito Maida (poeta soveratese, 1946/2004)
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