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Politica
giovedì 5 maggio 2022.
"Par condicio" stile RSI?
di Lino Succetti

In campagna elettorale tutti i partiti e i candidati dovrebbero avere il diritto a un accesso equo ai mezzi d’informazione.

Con l’espressione latina “par condicio” si intendono quei criteri adottati dai mass-media nel garantire un’appropriata visibilità a tutti i partiti e/o movimenti politici e loro candidati alle elezioni. Questo non lo si può dire dopo aver visto il servizio televisivo riguardante i candidati al Gran Consiglio del Canton Grigioni del circondario di Roveredo (https://www.rsi.ch/la1/programmi/in...) ne “Il Quotidiano” della RSI di martedì 4 maggio. Il servizio, della durata complessiva di circa 17 minuti, è iniziato con le interviste alle candidate e ai candidati del circolo di Mesocco, l’ uscente Peter Wellig (PLR.I liberali radicali) che si ripresenta, unitamente ai nuovi Piera Furger (Alleanza del Centro Grigioni), Sabrina a Marca (PS& VERDI) e Mario Giovanoli (UDC Grigioni) per l’unico seggio ora disponibile.

Il "servizio RSI " è poi continuato con la presentazione dei candidati per i tre posti il Gran Consiglio per il Circondario di Roveredo. Pur comprendendo il fatto di dare una certa visibilità ai due candidati in carica, Manuel Atanes (PS& VERDI) e Samuele Censi (PLR.I liberali radicali) è stata sicuramente una gaffe poco professionale e inaccettabile da parte dei responsabili RSI il presentare solo altri due candidati in lizza, Elena Pizzetti-Canato (Alleanza del Centro Grigioni) e Manuel Calanca (UDC Grigioni), dimenticando completamente di intervistare o accennare almeno per nome o con un breve commento gli altri sei candidati in lizza: Gianmaria Albertalli (UDC Grigioni), Domenico Bertolino (UDC Grigioni), Emma Negretti (PS& VERDI) , Auro Lunghi (PLR.I liberali radicali) , Luciano Pasini (Alleanza del Centro Grigioni) Eleonora Righetti (Alleanza del Centro Grigioni) e Aurora Volkart (PS& VERDI).

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È domenica

È domenica
e scendo queste scale,
e come un cane fiuto a queste porte
il solito, indistinto cucinìo condominiale.
Porto con me, ancora non so dove,
un giorno rosso della settimana,
forse un Natale,
con mia madre che gira il suo ragù
e le campane così forti e vive
che ogni casa sembrava un campanile.


Vito Maida (poeta soveratese, 1946/2004) 
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