giovedì 19 maggio 2022.
WEF 2022 all’insegna dell’Ucraina, presenti Scholz e Stoltenberg
(ats) La riunione annuale del World Economic Forum (WEF) al via la
settimana prossima a Davos (GR) sarà all’insegna dell’Ucraina. Fra
i presenti ci saranno anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il
Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg. Lo ha reso noto
oggi il suo fondatore, Klaus Schwab, definendo questa edizione "la
più opportuna" di sempre.
Complessivamente saranno oltre 50 i capi di Stato e di governo che
parteciperanno a questo primo incontro in presenza nel quadro del
WEF da oltre due anni, segnati dal Covid. È inoltre prevista la
partecipazione di 2500 leader politici, del settore privato e della
società civile.
La situazione politica ed economica legata alla pandemia e alla
guerra in Ucraina "è senza precedenti", ha affermato Schwab davanti
ai media, parlando di rottura dal contesto internazionale
successivo alla Seconda guerra mondiale e alla Guerra fredda.
"Faremo tutto il possibile per sostenere l’Ucraina" nella sua
ripresa, ha poi aggiunto il fondatore del WEF. Pochi giorni fa, la
direzione aveva già rivelato che il Paese dell’Europa orientale
sarebbe stato al centro dell’incontro.
Dopo i vari discorsi pronunciati in videoconferenza davanti ai
parlamenti del mondo intero, e dopo l’intervento al Festival di
Cannes, il presidente Volodymyr Zelensky sarà il primo leader
straniero a rivolgersi ai partecipanti lunedì, in collegamento da
Kiev.
Assenti gli ospiti russi, non graditi, è invece attesa una forte
delegazione ucraina, con rappresentanti del governo, del
parlamento, del settore privato e della società civile. Fra loro ci
saranno a Davos il sindaco della capitale ucraina Vitaly Klitschko
e il capo della diplomazia Dmitro Kuleba.
Tra i leader politici ci sono la presidente della Commissione
europea Ursula von der Leyen, il presidente del governo spagnolo
Pedro Sanchez, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki e il
ministro tedesco dell’Economia Robert Habeck. Saranno presenti
anche diversi capi di Stato africani e sudamericani.
Come sempre, nelle montagne grigionesi sarà molto nutrita anche la
presenza di consiglieri federali. Il presidente della
Confederazione, Ignazio Cassis, terrà il discorso di apertura
lunedì, prima di partecipare a una serie di dibattiti organizzati
presso la Casa svizzera.
Lo scorso dicembre gli organizzatori avevano annunciato che la
riunione annuale del WEF, prevista per gennaio, sarebbe stata
posticipata all’inizio dell’estate a causa del diffondersi della
variante Omicron del coronavirus.
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