giovedì 19 maggio 2022.
“NOMINATION” A EMYA 2022 (MUSEO EUROPEO DELL’ANNO)
Si è svolta la scorsa settimana, dal 4 all’8 maggio a Tartu, in Estonia, la cerimonia di
premiazione per il Museo europeo dell’anno 2022 (EYMA). Quale nominato a questo
prestigioso premio (in totale sono stati prescelti 60 musei in tutta Europa, 5 dei quali
svizzeri di cui due grigionesi su un vasto numero di candidature) c’era anche il Museo
Moesano di San Vittore. La nomina, avvenuta alla fine dello scorso anno, è stata fatta
dopo un accurato lavoro di selezione e visite (anche in incognito) da parte dei membri
della giuria del premio.
Alla conferenza di Tartu, il rappresentante del Museo Moesano,
l’architetto Nicola Castelletti, ha potuto presentare il nuovo allestimento della mostra
L’Opera dei Magistri moesani a circa 250 rappresentanti dei musei di 27 paesi europei.
Il progetto è stato inserito tra le offerte museografiche impegnate nella valorizzazione
della storia e delle identità locali. La mostra racconta infatti l’emigrazione artistica di
maestranze provenienti dalle valli Mesolcina e Calanca nel 17° e 18° secolo.
Capomastri, stuccatori e architetti hanno infatti contribuito in modo importante alla
diffusione del Barocco italiano nell’Europa settentrionale, specialmente in Baviera ed
in Austria. La giuria ha apprezzato le scelte museografiche e l’approccio interattivo
proposto che offrono vari livelli e chiavi di lettura di questa importante eredità artistica.
Il diploma ricevuto è un prestigioso riconoscimento per il museo e un motivo d’orgoglio
per la comunità locale.
La premiazione, inserita in un fitto programma di conferenze e dibattiti, è stata
organizzata nell’interessante cornice del Museo Nazionale estone. Questa rassegna è
un importante evento annuale durante il quale i professionisti dei musei hanno
l’occasione di incontrarsi, conoscersi, scambiare impressioni ed esperienze. L’evento
permette inoltre di interrogarsi sul ruolo presente e futuro di questa istituzione culturale
che sta attraversando un importante momento di riorientamento.
La presenza di un piccolo museo come quello moesano non deve sorprendere perché
ben interpreta lo spirito del premio che non si rivolge tanto alle grandi istituzioni delle
capitali quanto piuttosto alle coraggiose realtà locali che si dedicano a temi
contemporanei sul valore del patrimonio materiale e immateriale delle proprie
comunità.
Il premio principale che viene attribuito a un museo che dà un contributo importante
alla comprensione del mondo e allo sviluppo di nuovi paradigmi e standard
professionali, è stato vinto quest’anno dal Museo della Mente dei Paesi Bassi. Il Museo
svizzero per i ciechi di Zollikofen ha ricevuto un riconoscimento speciale per il suo
concetto di ambiente di apprendimento per tutti.

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