giovedì 19 maggio 2022.
Non c’è pace tra gli ulivi e nemmeno tra di noi!
Se un nostro vicino, notoriamente violento e aggressivo, continua a mandarci messaggi e avvertimenti poco rassicuranti e noi non abbiamo la capacità di opporci alle sue minacce, è giusto chiedere aiuti e, nello stesso tempo, prepararci ad eventuali suoi sconfinamenti ed aggressioni?
A quanto pare non è giusto!
Sembrerebbe che una volta aggrediti e con il nemico nel giardino che, intanto, sta demolendo tutto quello che gli si para davanti, uccidendo, stuprando e distruggendo le nostre riserve vitali, sembrerebbe, che sarebbe utile chiedergli umilmente scusa, mettersi carponi ed accettare tutte le condizioni che gli parrà opportuno imporci!
Nei dibattiti televisivi, sono apparsi, come dal nulla, pensatori e pseudo intellettuali che, almeno alcuni di loro, dopo aver sentenziato sulle misure anti Covid si sentono ora in grado di giudicare anche quello che sta succedendo in Ucraina dando la colpa di tutto a tutti tranne che a Putin!
Il poverino, Putin, si è ritrovato stretto in una morsa e per evitare l’accerchiamento ha dovuto impiegare le sue truppe per impartire, con una operazione speciale, che secondo lui non è una guerra, una lezione di democrazia alla vicina Ucraina che era infestata, a suo dire, da gentaglia e per di più nazista.
Bisogna far la pace, gridano tutti questi esperti buonisti, (l’hanno chiesto anche a Putin? E lui accetterebbe?) non bisogna mandare armi alla nazione aggredita perché altrimenti la guerra si allunga e l’aggressore potrebbe anche arrabbiarsi e usare il suo arsenale nucleare ... !
Probabilmente oltre che violento e per niente democratico, questi signori, credono che Putin sia anche stupido in quanto pur di punire eventuali contestatori, sarebbe capace di uccidere e far uccidere il suo popolo per affermare la sua superiorità!
Tutti sanno, Putin per primo, che in caso di aggressione nucleare, la Russia sparirebbe dalle cartine geografiche insieme a molte altre nazioni perché, purtroppo, anche gli altri hanno le bombe e, in caso di attacco, la reazione sarebbe istantanea e catastrofica con l’addio ai sogni di gloria di attaccanti e attaccati!
Se continuare a rifornire d’armi il popolo ucraino, barbaramente attaccato, vuol dire prolungare la guerra, continuare a scusare Putin significa prolungare ancor di più la guerra e i massacri anche perché, il buon uomo, è confortato e istigato anche dalla sua chiesa.
Se vogliamo continuare a vivere in paesi più o meno democratici invece che in un paese chiaramente sotto dittatura, è il momento di incominciare a ragionare. La Svezia e la Finlandia sono state anch’esse circuite dalla Nato?
Perché chiedono di entrarci?
Perché la Finlandia neutrale da sempre ha deciso di intraprendere questo percorso?
Probabilmente ha paura della Russia anche se non ha mai fatto nulla che potesse metterla in cattiva luce presso il suo vicino!
Comunque sia, per il semplice fatto di aver chiesto liberamente l’adesione alla Nato, le minacce e gli avvertimenti sono prontamente arrivati!
Un paese libero e democratico non può decidere con chi allearsi? Perché la Russia non cerca di essere più attrattiva degli altri paesi che, secondo lei, le fanno concorrenza? Il suo modello di governo non fa gola a nessuno, perché?
Non ha nessuna importanza quello che è successo in passato! Oggi una nazione, non importa se democratica o no, è stata selvaggiamente attaccata e brutalizzata e nell’aggressore oltre al buon senso manca anche la consapevolezza che queste azioni non possono avere successo! Vietnam, Iraq, Afganistan, Libia, Siria ecc. non hanno insegnato niente?
Se il timore di Putin era l’accerchiamento da parte della Nato, con la sua brutale mossa ha ottenuto che la Nato si risvegliasse dal suo lungo letargo e che l’Europa, praticamente inesistente, prendesse finalmente coscienza di sè e cominciasse a capire che era ora di mettersi all’opera ma non per imporre le misure dei cetriolini o delle vongole!
Giuseppe Russomanno
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