lunedì 23 maggio 2022.
E No!... signora Noi, non ci sto proprio
Mi rallegro d’aver ravvivato, post elezioni, l’appetito mediatico di Madame Noi alla quale dico solo poche parole.
Non voglio entrare nei meandri della vita privata e professionale di nessuno o insultare chicchessia, non sarebbe rispettoso, mi sono limitato e mi limito alla politica.
Il sottoscritto, ma non è una novità, ha sempre frequentato le assemblee comunali anche se la signora Noi fa intendere che non capisco niente, probabilmente è lei che ha dei deficit incolmabili di interpretazione. Ho sempre detto pubblicamente ciò che pensavo e nessuno con meri tentativi intimidatori mi metterà il bavaglio, anzi questi mi ricaricano. Nei verbali delle assemblee, che tutti possono leggere, sono riportate le mie proposte e osservazioni che rispecchiano le mie idee di libero cittadino, non sono oltraggi, insulti o peggio delle Menzogne. Interventi di cui ho sempre preteso formalmente la verbalizzazione, a futura memoria. Se vengono poi travisate dalla signora Noi quali esternazioni di un detrattore, a chi vuole, lascio libertà di interpretazione.
La mia ex professione, che ho svolto con onore per 40 anni e 1 giorno, e me ne vanto, non ha nulla a che vedere con la politica. L’ho svolta con coscienza, ho avuto grandi soddisfazioni e qualche riconoscimento, non sono mai stato oggetto di nessun provvedimento disciplinare o trasferimento coatto. Nel caso in cui ci fossero dei dubbi posso fornire copia delle mie qualifiche degli ultimi dieci anni.
Si, sono stato un dipendente pubblico che agli albori aveva un misero stipendio, mi dovevo acquistare la macchina per scrivere, la carta carbone e altro, per passare alla fine a un normale stipendio che mi ha permesso di fare una vita dignitosa sicuramente non da magnate. Ma non mi sembra che la signora Noi sia stata mai un’imprenditrice o un’industriale e che ci abbia messo del suo ma ha sempre beneficiato, beata anch’essa, di uno stipendio sicuro e allettante della Casa Grischa.
Se la Polizia Federale, ancora depositaria dei miei dati biometrici, per le mie asserzioni assembleari ha aperto un dossier su di me quale dissidente o sovversivo, come dice la Noi, lo devo verificare. Non credo comunque che si stia ripetendo il caso delle schedature anni 1970-89 o il famoso “affare del colonnello E. Cincera”.
Per la questione del Gran Consiglio non voglio dilungarmi, sarà forse solo la mia opinione, ma posso dire che di benefici per la Mesolcina ne ho visti ben pochi. Chiaro che le chiacchiere di retrobottega, di corridoio o del “Latrinenweg” dicono tanto e niente.
La cosa che più mi rammarica è il fatto che la Mesolcina, ingiustamente, sia stata descritta non solo a livello cantonale ma anche a livello nazionale quale piattaforma di traffici illeciti e della malavita. Qualche pecora nera ci sarà stata e ci sarà ancora e per debellarli si necessita del pugno d’acciaio come avvenuto in passato. Forse non sono informato ma non mi risulta che nella nostra valle siano in corso delle maxinchieste, dei processi o si senta il tintinnio di manette e tantomeno si sono verificati atti di lupara bianca. Per quel che mi risulta il tessuto imprenditoriale ed economico locale a tutti i livelli è sano e lungi da certe realtà.
In merito alla zona industriale ho fatto delle valutazioni personali, ritengo che con delle mediazioni da parte di persone abili e astute, come nei tempi passati si poteva raggiungere un compromesso appagante per tutti, sempre evitando che diventasse la Silicon Valley dei Grigioni. La situazione attuale non rispecchia più in nessun modo il regolamento e lo scopo della zona. Non si è mai entrati nel merito, prediligendo altre realtà risultate infruttuose, all’innesto dalla A13 alla ZI creando così disagi ai cittadini. Questa è la realtà e la pura verità.
Paolo Annoni
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