Nel suo saluto iniziale il presidente Viktor Scharegg si è prima di
tutto rallegrato che dei 23 candidati al Gran Consiglio retico
sostenuti dall’UGAM, ben 16 sono stati eletti. Sulla scorta di un
esempio pratico - la trasformazione di un riscaldamento a gasolio
con una pompa di calore - ha descritto, non senza una punta di
ironia, le difficoltà che la burocrazia grigionese sta creando in
genere ai committenti e soprattutto alle aziende.
Sul tema della mancanza generale di personale, ha commentato la
situazione attuale nei Grigioni in modo sereno, citando le parole
del presidente degli impresari-costruttori svizzeri Gian-Luca
Lardi: "Se mancano le risorse umane nelle aziende, significa che da
noi il lavoro non manca e che dobbiamo pensare soprattutto a
guadagnare bene per garantire un sano futuro delle nostre imprese."
La mancanza di risorse umane
"Si tratta prima di tutto di un problema di carattere demografico:
la piramide della popolazione si sta rovesciando", ha spiegato il
direttore dell’UGAM Maurus Blumenthal. "Il Cantone dei Grigioni, e
in genere tutte le periferie, ne subiscono maggiormente le
conseguenze". I prossimi anni saranno caratterizzati anche dal
pensionamento della nutrita fascia dei cosiddetti "baby boomer" e
la situazione rischia di acuirsi ulteriormente. L’UGAM si è già
chinata sul problema e lo farà anche nei prossimi anni. "Faremo
tutto il possibile", ha detto Blumenthal, "per rendere la terra
grigionese attrattiva anche come luogo di lavoro: lavorare in
luoghi dove altri fanno vacanza".
Si è soffermato infine sul tema della penuria di abitazioni e di
zone destinate a nuove costruzioni. Secondo Blumenthal, la causa va
spesso ricercata nelle leggi federali sempre più restrittive per le
regioni di montagna.
Premio dell’innovazione 2022
Quest’anno il riconoscimento alla ditta più innovativa dei Grigioni
è stato conferito alla Grünenfelder AG di Domat/Ems. Si tratta di
un’azienda a conduzione familiare che da tre generazioni si occupa
di ingegneria della precisione a livello nazionale e
internazionale. Esegue misurazioni e monitoraggi di alta qualità
nei più svariati settori. Uno dei progetti più prestigiosi è stata
l’attività di misurazione e di monitoraggio durante la costruzione
della galleria di base del San Gottardo. "Viviamo l’innovazione
quotidianamente. Se non la pratichiamo costantemente, la nostra
ditta si troverà fuori gioco nei giro di pochi anni", ha commentato
Thomas Grünenfelder, il presidente della società omonima, dopo aver
ascoltato la laudatio del vicepresidente dell’UGAM Jan Koch.
Inflazione e catene di distribuzione interrotte
Il professor Peter Moser della Scuola universitaria professionale
dei Grigioni ha parlato davanti agli imprenditori grigionesi, molti
dei quali vivono quasi quotidianamente il problema legato alle
catene di distribuzione interrotte. Secondo il docente si tratta
del problema numero uno in Svizzera e quindi anche nei Grigioni.
Mancano le materie prime, i semilavorati, i microprocessori. Le
cause sono dovute innanzitutto alle misure di protezione dalla
pandemia in Cina, alle difficoltà di carattere logistico e al
conflitto in Ucraina. La Russia è per esempio un grande produttore
di alluminio.
Per le aziende significa abbandonare la logica del "just in time"
(appena in tempo) e provvedere a delle scorte nei propri magazzini,
a volte facendo capo ad altri fornitori, ma veicolando un ulteriore
aumento degli ordini e nel contempo facendo lievitare anche i
prezzi a causa delle merci immobilizzate.
Moser ha infine illustrato i motivi dell’inflazione in corso,
ovvero l’aumento della suddivisione del lavoro a livello
internazionale, gli investimenti in infrastrutture e in centri di
produzione a livello mondiale, lo scambio della conoscenza e la
forte concorrenza a livello globale. "Ma le aziende svizzere hanno
molto lavoro", ha concluso Moser, "e gli imprenditori rimangono
fiduciosi e determinati".