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giovedì 16 giugno 2022.
Intervista a Natasha Korsakova autrice del libro "L’ultima nota di violino"
Il 21 giugno come ormai da tradizione, la Biblioteca Comunale di Grono, darà l’avvio alla cerimonia del trasferimento di alcuni libri dai suoi locali alla tendina eretta nel prato comunale, vicino alla farmacia Moretti. Ogni anno, uno scrittore o una scrittrice famosa, trasporta per mezzo di una carriola, la carriola letteraria, anch’essa diventata famosa dato il suo speciale compito e i personaggi che di volta in volta la spingono, un certo numero di libri che restano poi a disposizione di chiunque voglia approfittarne per leggerli o per portarseli a casa senza l’obbligo della restituzione. "Libri in libertà" così è detta la manifestazione e che quest’anno avrà una madrina d’eccezione: la famosa violinista e scrittrice Natasha Korsakova!
"Natasha Korsakova è una violinista e scrittrice di origine greco-russa che dopo gli studi alla Central Music School del Conservatorio di Mosca, a 19 anni, si è trasferita in Germania e ha continuato la sua attività concertistica, esibendosi come solista in tutto il mondo. È stata nominata “Artista dell’anno” in Cile e in Italia, e ha suonato per Papa Benedetto XVI in Vaticano. Oggi vive in Ticino e visita spesso l’Italia, in particolare Roma, che ha scelto come teatro dei suoi romanzi gialli. Il secondo capitolo della serie del commissario Di Bernardo è stato da poco pubblicato nei Paesi di lingua tedesca, dove la serie ha avuto un grande successo anche in edizione audio".
L’abbiamo intervistata.
Allora signora Natasha come mai a Grono, come mai una persona famosa abituata alle grandi città decide di esibirsi con il suo violino e di presentare il suo libro in un piccolo paese?
Sono davvero contenta di questo invito. Sono già stata qui alcuni anni fa, in occasione della presentazione di un libro di mio padre, (n.d.r. Il giornalista e scrittore Antonio Caprarica) e già dal primo momento sono rimasta affascinata da questo piccolo paese con una natura stupenda e la gente così accogliente e cordiale. Senza, naturalmente, dimenticare il cibo! Da allora ho sempre sperato di poterci tornare. Comunque, in generale, è proprio il mix tra le città o paesi grandi e piccoli che mi fa percepire il bello di ogni viaggio, il vivere nuove esperienze e fare incontri diversi e variegati. Nelle piccole cittadine c’è un’atmosfera più “intima”, che è quella che apprezzo maggiormente.
Musica e scrittura un bel binomio, la letteratura che si sposa con la musica, quale delle due le prende più tempo e quale delle due l’appaga maggiormente?
Ci sono naturalmente le giornate in cui bisogna stabilire delle priorità, non è sempre una scelta alla pari. Con un grande programma musicale da preparare, è difficile stare ancora tante ore al computer. Oppure con un libro da consegnare, è difficile concentrarsi moltissimo sullo strumento. Ma la cosa per me più soddisfacente è di poter suonare il violino anche durante le presentazioni dei libri. In questo modo musica e letteratura si completano a vicenda e, direi, che le due cose mi appagano nella stessa maniera, c’è un certo equilibrio.
Le emozioni che prova durante un concerto sono le stesse di quando ha presentato il suo libro per la prima volta?
Mi ricordo benissimo la prima presentazione del mio libro! Sul palcoscenico ho provato un sentimento diverso, nuovo, dopo tanti anni di “soli” concerti. Ero un po’ nervosa, non sapevo cosa mi aspettasse e come avrebbe reagito il pubblico, ma la gioia è stata grande. Con i concerti invece ho cominciato presto, dall’età di 7 anni, ma ancora oggi, ogni volta, vivo una grande emozione.
Essendo nata in una famiglia di grandi musicisti, penso che la passione per la musica sia sbocciata in lei in modo naturale, come le è venuta invece la passione per la scrittura?
Mi piaceva scrivere già da piccola, a scuola, ma si trattava di alcuni racconti brevi, niente di più. Dopo aver vinto una borsa di studio in Austria, ho avuto parecchie occasioni per fare amicizia con diversi scrittori, quegli incontri mi hanno sicuramente aiutato ad approfondire e migliorare la mia scrittura. Sono comunque passati alcuni anni prima che l’idea del libro attuale “L’ultima nota di violino" prendesse forma, la folgorazione mi è venuta “di colpo” mentre ero su un aereo sopra il Messico. Da quel momento sono andata avanti con il giallo. C’è anche un altro aspetto importante: come violinista, interpreto i brani già creati dai diversi compositori, invece come autrice comincio da zero, con un foglio di carta bianca davanti. Ci vuole ovviamente creatività per tutti e due gli impegni, quindi cerco e spero di fare il mio meglio.
Avremmo voluto chiedere molte altre cose alla nostra ospite e farla anche parlare del suo libro, ma abbiamo preferito lasciare al pubblico, che sarà presente in sala la sera del 21 giugno, il piacere di rivolgerle le domande appropriate e sentire le risposte dalla sua viva voce!
Nell’attesa di poterla incontrare la ringraziamo per la sua grande disponibilità e speriamo che la sua seconda volta a Grono possa confermare il suo giudizio sulla nostra piccola ma bella realtà.

©️by PhotoArt - Marcus Freisem
Giuseppe Russomanno
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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”
Mahatma Gandhi
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