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sabato 18 giugno 2022.
Riapertura: L’Hotel Chalavaina a Müstair rinnovato con rispetto alla sua storia

Müstair, 15 giugno 2022; Quando i primi ospiti sono giunti all’inizio di giugno nell’Hotel Chalavaina a Müstair, hanno trovato nel vecchio albergo, nominato come tale una prima volta nel 1254, un vero gioiello, che abbina accuratamente il passato con nuovi elementi. Uli Veith, il nuovo gestore, si impegna con il suo team a conservare i valori esistenti nell’edificio da tanti anni. In collaborazione con il Politecnico di Zurigo i vecchi mobili sono stati analizzati, datati e combinati. L’albergo, situato sull’asse stradale che congiunge il Grigioni con il Tirolo del sud, con i suoi quasi 770 anni fa parte della storia e ha a sua volta tante storie da raccontare. La riapertura dell’Hotel Chalavaina l’ha resa possibile l’istituzione di un’apposita Fondazione, che intende garantirne l’esistenza e contemporaneamente salvaguardare i dintorni del Convento di Müstair, patrimonio culturale UNESCO.



Diciotto camere, una „Gaststube“ e un giardino

L’Hotel Chalavaina dispone di diciotto camere l’una diversa dall’altra; si distribuiscono nei due antichi edifici collegati internamente. Così quasi in ogni stanza si può ammirarne l’originalità; una camera direttamente sotto il tetto, dove ci si rilassa con facilità, un’altra denominata „la botte di Diogene“ per chi richiede poco posto, alcune con letti di legno storici ben rinnovati, e tutte le camere con materassi e piumoni nuovi. Uno scrigno ornamentato, la loggia verso il Plaz Grond e le tende di flanella confezionate a mano dalla collaboratrice Beate Patscheider, contribuiscono a rendere piacevole il soggiorno. Per rinnovare tutto l’ambiente storico hanno piallato, limato e segato con la loro ben nota perfezione anche i collaboratori del Convento Uoli Grond e Thomas Schwarz. Le tovaglie e i tovaglioli di lino come pure i grembiuli si confezionano nella tessitura artigianale Tessanda nella vicina Santa Maria.

La „Gaststube“, in legno di pino cembro, si presenta nel suo antico splendore; è stata restaurata solo dove necessitava di un rinfresco. I tavoli e le sedie nel ristorante sono ancora quelli di prima e anche la „cucina nera“ continua ad offrire posti per otto ospiti. Ogni intervento, in tutta la casa, è avvenuto sempre d’accordo con gli esperti della protezione dei monumenti.

Nuova è invece la cucina, dove opera il cuoco sudtirolese Oliver Thialer. Dopo tanti anni quale capocuoco in grandi alberghi, intende ora concentrarsi su una cucina naturale locale. I numerosi produttori locali offrono vari generi alimentari, che sono per lui fonti di ispirazione.

Incantevole è anche il giardino dietro la casa. Con i suoi fiori e la sua tranquillità rappresenta un rifugio per chi cerca pace dai rumori cittadini.

Nuovi proprietari

Grazie alla nuova Fondazione e alla nuova Società di gestione l’Hotel Chasa Chalavaina sta di fronte a un solido futuro. Il vecchio proprietario, l’ultraottantenne Jon Baptista Fasser, dopo oltre 50 anni di attività alberghiera ha cercato un successore. I responsabili del limitrofo Convento St. Johann di Müstair con la sua importanza artistico-culturale riconosciuta dall’UNESCO, hanno visto questa necessità e si sono impegnati per il mantenimento del complesso formato dal Convento, dallo storico albergo e dal Plaz Grond. Così, alla fine del 2021, è nata la Fondazione Chasa Chalavaina, che ha comprato l’albergo. Lo scopo della Fondazione è il mantenimento del carattere originale della casa con le diciotto camere, la „Gaststube“, la leggendaria „cucina nera“ e il giardino.

Altre informazioni: Barbara Eisl, 079 634 73 03 oder annabarbara@aber-relations.ch

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“L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”

Mahatma Gandhi

 
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