lunedì 11 luglio 2022.
L’unica soluzione nel mirino
di Eleonora Righetti
Sono dell’avviso che nella situazione odierna proteggere le greggi sui nostri alpeggi e ai pascoli con recinzioni, cani da guardiania e pastori sia una "soluzione" davvero assurda e riduttiva alla problematica lupo, tanto che mi risulta veramente difficile utilizzare la parola "soluzione" in questi termini.
Accontentarsi di questa farsa lacunosa è a mio avviso molto pericoloso. La questione è semplice: ai lupi non passerà la fame e l’innata voglia di sangue adottando tutte queste misure. Risulta quindi scontato affermare che si spingeranno sempre oltre per soddisfare i loro bisogni, più che ovvio e naturale. Fatto che si sta dimostrando con l’attacco a una mucca nutrice sull’Alpe di Nurdagn, nello Schamserberg, notizia dello scorso 10 luglio. Davvero la volontà è quella di lasciare che il problema permanga e/o si sposti altrove? La convivenza con questo numero di branchi ed esemplari è insostenibile, dannosa e pericolosa per il nostro territorio. Una stabilizzazione accettabile dell’animale permetterebbe una salvaguardia della specie, una buona convivenza con essi e la giusta ricompensa al lavoro degli allevatori. A volte le scelte possono essere dure, ma vanno prese anche se a malincuore, e ora come ora l’unica soluzione accettabile, a breve e lungo termine, è quella di regolare la popolazione dei lupi tramite l’abbattimento. Questo per sostenere gli allevatori e per le conseguenze future di un mancato intervento immediato.
Sì, a malincuore, ma la mia coscienza mi spinge a sottrarmi da tragedie evitabili, disgrazie che oggi vivono sulla propria pelle gli allevatori…e domani? Per questo motivo non mancherò di impegnarmi a Coira affinché il Governo si adoperi al più presto per snellire le procedure a tutti i livelli per abbattere i lupi che nuocciono al nostro territorio e alle nostre genti.
Eleonora Righetti, neoeletta al Gran Consiglio retico
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